martedì 19 aprile 2011

Il Governo ha paura dei referendum. Il 12 e 13 giugno andiamo in massa a votare e stacchiamo la spina a B.

Il Governo cerca in tutti i modi di far fallire i referendum di giugno. 
Prima ha impedito l'election day, facendo spendere agli italiani 300milioni di € in più, e adesso con un becero trucchetto - che non abroga la legge che introduce il nucleare, - cancella una norma per evitare che i cittadini si esprimano con il referendum sul ritorno dell’atomo.
Il Governo scappa dalle proprie responsabilità e ha paura della partecipazione popolare. Noi no! E il 12 e 13 giugno andremo tutte/i a votare per riappropriarci dell’acqua e respingere l’ingiustizia del legittimo impedimento! E, magari, staccare la spina al Governo di B.

1 commento:

  1. la risposta del Comitato per fermare il nucleare.

    Più che stop è pit-stop. Il governo non rinuncia
    “Ora dopo ora, più che uno stop quello del governo sembra un pit stop, una pausa strumentale e transitoria per evitare di ricevere una mazzata dagli italiani al referendum e pure alle amministrative. Ma senza cambiare rotta”. Con questa parole il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ – oltre 70 associazioni unite nella battaglia per il referendum del 12 e 13 giugno – commenta le dichiarazioni del ministro Paolo Romani al Senato, mentre si discute del dl omnibus. “Il piano nucleare del governo, insomma, non finisce nel secchio, va solo nel cassetto, pronto a tornare in auge alla prima occasione”. Ma, continuano le associazioni, “ la puzza di bruciato si sente lontano un miglio. Se l’intenzione del governo è usare quell’emendamento per azzerare il referendum sul nucleare, e poi, tra un anno o due, varare una nuova norma che ci riporterà al punto di partenza, con un nuovo programma atomico, allora siamo di fronte ad un truffa referendaria bella e buona”. Comunque, conclude la nota del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, “gli italiani, cui l’emendamento del governo vuole togliere la possibilità di bocciare sonoramente il nucleare col referendum e metterci definitivamente una pietra sopra, non si faranno raggirare”.

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