L’avversione delle destre per la Costituzione nata dalla Resistenza al nazifascismo è tale che bramano dallo smontarla pezzo per pezzo per farne uno strumento al loro servizio.
Allora da Finale Emilia, città di un padre della democrazia come Gregorio Agnini (all'indomani della Liberazione fu presidente della Consulta nazionale, assemblea che fece le veci del Parlamento fiono alle elezioni del 1946 per l'assemblea costituente), voglio ricordare l’art 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
E non è la prima volta che provano a modificare la Costituzione, come la proposta del Senatore del PdL Cristiano De Eccher, che ha firmato un disegno di legge in cui propone l’abolizione della XII norma finale della Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
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