Dopo
aver cambiato le carte in tavola cambiando le aspettative dei
lavoratori e delle lavoratrici rispetto all’età pensionabile,
sostenendo che poiché l’età media delle persone è molto
aumentata è necessario che si lavori più a lungo, il
governo dei tecnici afferma che però i lavoratori e le lavoratrici
over 50 vanno pagati di meno perché meno produttivi.
Riassumiamo
alcuni aspetti della situazione attuale del mondo del lavoro: i
giovani non trovano impiego perché i posti di lavoro sono occupati
dai lavoratori anziani; i giovani vengono pagati pochissimo grazie a
regimi contrattuali ridicoli e ad assoluto ed esclusivo vantaggio dei
datori di lavoro; gli anziani non possono andare in pensione al
momento che si aspettavano, ma devono essere pagati di meno perché
non valgono quanto i giovani.
È
sbagliato dedurre che i tecnici non eletti che ci governano
condividono una visione delle forze lavoratrici sprezzante,
medioevale, basata sui più biechi ed antiquati principi di
sfruttamento?
È
antipolitica osservare che i tecnici non eletti che ci governano sono
per la stragrande maggioranza over 50, ma che ciò non impedisce che
vengano strapagati?
Offende
ancor di più il fatto che ad esprimere questo giudizio squalificante
sia una donna, in considerazione del fatto che proprio per le donne
il rapporto con il lavoro è diventato ancora più difficile di
prima:
nessuna considerazione, spostando in avanti l’età pensionabile,
per la maggiore usura che comporta per una donna il tema della
difficile conciliazione tra tempi di cura e tempi di lavoro. Nessun
apprezzamento, nessun riconoscimento, per la mole di lavoro non
pagato (e quindi non visibile all’esterno) che una donna svolge
tramite la cura dei figli, della casa, degli anziani. Anzi, anche a
lei viene comunicato che va pagata di meno perché meno produttiva.
Forse la Ministra Fornero, dalla sua dorata realtà di persona
privilegiata, non ha consapevolezza di quale sia la vita delle donne
comuni. Del resto, da non eletta, non ha neanche motivazione per
farsi carico delle istanze delle donne, se non per personale
convinzione, almeno per bieco calcolo elettorale. Sì, perché le
donne (e gli uomini, s’intende) over 50 non saranno produttivi ma
votano.
Prc
Federazione di Modena
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