Il sisma che ha colpito Finale
Emilia mette la nostra comunità di fronte alla prova più grande che abbia mai
dovuto affrontare. Superata l’emergenza vogliamo guardare al futuro, e come
forza politica non ci sottraiamo dalla responsabilità di indicare alcuni spunti
di riflessione all’Amministrazione comunale e ai cittadini per ricostruire una
Finale Emilia più bella di quella che il sisma ha distrutto:
Partecipazione: la ricostruzione di un paese richiede una
discussione collettiva su bisogni, servizi e prospettive che il nostro Comune
vorrebbe darsi. Mai come in questa occasione abbiamo
bisogno che l’Amministrazione eviti le decisioni calate dall’alto per costruire
invece percorsi partecipati che coinvolgano i cittadini, le associazioni e i
soggetti attivi a Finale in un grande concorso di idee sul futuro del nostro
paese.
Ricostruire bene: la ricostruzione deve essere un’opportunità per innovare il modo di costruire, a partire dagli edifici pubblici. Ma deve essere anche un’occasione per qualificare il patrimonio produttivo e abitativo: per questo sollecitiamo in una fase in cui si apriranno molti cantieri la tempestiva modifica del regolamento edilizio (fermo al 2003) per favorire l’introduzione delle moderne tecnologie eco-compatibili in campo residenziale e industriale.
Sanità: il sisma ha messo in evidenza tutta la fragilità di una
rete sanitaria sbilanciata su Policlinico e Baggiovara. La casa della salute di Finale e i sempre più logori ospedali
di Mirandola e Carpi non rispondono al bisogno di una sanità d’eccellenza a
portata di mano per tutta l’area nord (Finale dista 65 Km da Baggiovara!). Occorre rivedere la programmazione
sanitaria provinciale realizzando un nuovo ospedale che serva la bassa
modenese.
Tasse locali: la scelta del Governo di
non cancellare le tasse per i Comuni terremotati è vergognosa! Proprio per
questo il Comune di Finale deve ridurre al minimo il peso delle tasse locali.
Invitiamo perciò la giunta a modificare l’IMU mettendo la aliquota
minima sull’abitazione principale e a modificare l'addizionale IRPEF da
aliquota fissa ad aliquote variabili per scaglioni di reddito. Sono misure di
buon senso che garantirebbero un pò più di
equità.
Legalità e trasparenza: per prevenire speculazioni e illegalità proponiamo alcune
semplici misure:
1. non si diano appalti a chi ha costruito in questi
ultimi anni palazzine o capannoni nuovi che sono crollati;
2. il
Comune predisponga un tariffario di riferimento per gli interventi nelle più
diffuse opere di messa in sicurezza, a tutela dei cittadini e delle ditte che
non speculano sulla pelle dei terremotati;
3. tutti i contributi per la
ricostruzione siano resi pubblici on line, con tanto di nome del progettista e
della ditta che esegue i lavori. La trasparenza è la prima arma contro
l’illegalità.
Federazione della Sinistra di Finale Emilia
(Rifondazione e Comunisti Italiani)
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