sabato 1 settembre 2012

IDEE PER RICOSTRUIRE FINALE EMILIA


Il sisma che ha colpito Finale Emilia mette la nostra comunità di fronte alla prova più grande che abbia mai dovuto affrontare. Superata l’emergenza vogliamo guardare al futuro, e come forza politica non ci sottraiamo dalla responsabilità di indicare alcuni spunti di riflessione all’Amministrazione comunale e ai cittadini per ricostruire una Finale Emilia più bella di quella che il sisma ha distrutto: 

Partecipazione: la ricostruzione di un paese richiede una discussione collettiva su bisogni, servizi e prospettive che il nostro Comune vorrebbe darsi. Mai come in questa occasione abbiamo bisogno che l’Amministrazione eviti le decisioni calate dall’alto per costruire invece percorsi partecipati che coinvolgano i cittadini, le associazioni e i soggetti attivi a Finale in un grande concorso di idee sul futuro del nostro paese.

Ricostruire bene: la ricostruzione deve essere un’opportunità per innovare il modo di costruire, a partire dagli edifici pubblici. Ma deve essere anche un’occasione per qualificare il patrimonio produttivo e abitativo: per questo sollecitiamo in una fase in cui si apriranno molti cantieri la tempestiva modifica del regolamento edilizio (fermo al 2003) per favorire l’introduzione delle moderne tecnologie eco-compatibili in campo residenziale e industriale.

Sanità: il sisma ha messo in evidenza tutta la fragilità di una rete sanitaria sbilanciata su Policlinico e Baggiovara. La casa della salute di Finale e i sempre più logori ospedali di Mirandola e Carpi non rispondono al bisogno di una sanità d’eccellenza a portata di mano per tutta l’area nord (Finale dista 65 Km da Baggiovara!). Occorre rivedere la programmazione sanitaria provinciale realizzando un nuovo ospedale che serva la bassa modenese.

Tasse locali: la scelta del Governo di non cancellare le tasse per i Comuni terremotati è vergognosa! Proprio per questo il Comune di Finale deve ridurre al minimo il peso delle tasse locali. Invitiamo perciò la giunta a modificare l’IMU mettendo la aliquota minima sull’abitazione principale e a modificare l'addizionale IRPEF da aliquota fissa ad aliquote variabili per scaglioni di reddito. Sono misure di buon senso che garantirebbero un pò più di equità.

Legalità e trasparenza: per prevenire speculazioni e illegalità proponiamo alcune semplici misure:
1. non si diano appalti a chi ha costruito in questi ultimi anni palazzine o capannoni nuovi che sono crollati;
2. il Comune predisponga un tariffario di riferimento per gli interventi nelle più diffuse opere di messa in sicurezza, a tutela dei cittadini e delle ditte che non speculano sulla pelle dei terremotati;
3. tutti i contributi per la ricostruzione siano resi pubblici on line, con tanto di nome del progettista e della ditta che esegue i lavori. La trasparenza è la prima arma contro l’illegalità.

Federazione della Sinistra di Finale Emilia
(Rifondazione e Comunisti Italiani)

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