Perché si può fermare la terza linea dell’inceneritore di Modena e non
il maxi ampliamento della discarica di Finale Emilia?
É la domanda che ci sorge
spontanea dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Provincia e dell’assessore
all’ambiente del Comune di Modena, secondo i quali il terzo camino
dell’inceneritore non serve più alla luce della nuova politica di smaltimento
dei rifiuti della Regione.
Inceneritore di Modena: "Lo stop alla terza linea? Una decisione inevitabile"
Inceneritore di Modena: "Lo stop alla terza linea? Una decisione inevitabile"
Sia chiaro che la rinuncia al terzo camino dell’inceneritore di Modena è una scelta che condividiamo, dato che da sempre sosteniamo che l’ampliamento dell’inceneritore era palesemente sovradimensionato e che lo smaltimento dei rifiuti mediante incenerimento è una scelta sbagliata e obsoleta.
Ciò che vogliamo
far notare al Comune di Finale Emilia e alla Provincia di Modena (che deve
autorizzare il maxi ampliamento della discarica di Finale Emilia proposto da
Feronia) è che oggi è in corso una
profonda ridefinizione delle politiche di gestione dei rifiuti, che passano
da una programmazione provinciale a una regionale. È quindi illogico che in questo momento si
autorizzi una nuova enorme discarica prima che il nuovo piano regionale di
smaltimento dei rifiuti diventi operativo: sarebbe come mettere la Regione di
fronte a un fatto compiuto, a meno che non si sia già stabilito che Finale
Emilia sarà sede di una discarica regionale.
Aspetti che abbiamo già sottolineato nella nostra
osservazione alla Provincia di Modena per chiedere la bocciatura del maxi
ampliamento della discarica di Finale Emilia ma che assumono ulteriore valenza
dopo le dichiarazioni degli amministratori modenesi. Tanto che sarebbe il caso di sospendere tutti i
procedimenti in corso per nuovi impianti in attesa delle nuove disposizioni
della Regione circa le politiche di gestione dei rifiuti.
È infatti evidente
che il progetto di Feronia per una discarica a Finale Emilia da 1,3 milioni di
ton. di rifiuti (di cui 536mila ton di rifiuti speciali per i quali sono
state chieste deroghe per ritirare anche rifiuti inquinanti) è sproporzionato per il territorio
dell’area nord e assume il rango di una discarica di riferimento per una bacino
territoriale molto più ampio.
Ribadiamo la contrarietà di Rifondazione Comunista al maxi ampliamento
della discarica di Finale Emilia e nell’attesa di conoscere quali sono gli
indirizzi precisi del Comune in merito inoltriamo al Sindaco la nostra domanda:
perché si può fermare la terza linea dell’inceneritore di Modena e non il maxi
ampliamento della discarica di Finale Emilia?
Stefano Lugli . Segretario Prc Federazione di Modena
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