martedì 20 novembre 2012

24 NOVEMBRE A MIRANDOLA: GIÚ LE MANI DALLE NOSTRE CASE


GIÚ LE MANI DALLE NOSTRE CASE
100% per la ricostruzione in Emilia e ovunque 
L'attuale sistema di rimborso penalizza i cittadini più in difficoltà e li obbliga all'indebitamento con le banche, con la certezza che lo Stato non coprirà i costi della ricostruzione e il rischio concreto di perdere la propria casa, o l'alternativa di svenderla a qualche speculatore.
 
Le rare volte che i mass media parlano dell'Emilia raccontano di una regione in cui i laboriosi emiliani ce l'hanno fatta da sé: scuole avviate, aziende e negozi riaperti, moduli abitativi in arrivo.
Ci piacerebbe fosse così: la realtà è che in Emilia non c'è proprio niente di risolto. I tempi “amministrativo/legali” dell'emergenza sono sempre più distanti dalla situazione reale.
Alcune grandi imprese delocalizzano dopo che i loro capannoni sono crollati come castelli di carte, le piccole imprese non riescono a ripartire e mettono in cassa integrazione i lavoratori, le scuole, sono partite “puntualmente” il 17 di settembre sotto tensostrutture o in alberghi affittati e pizzerie prestate alla comunità in attesa dei moduli scolastici, per lo più pronti dopo il 20 di ottobre, i campi della protezione civile chiudono spostando le persone a vivere fino a 80 /90 km dai luoghi dove lavorano o studiano mentre le case sfitte sono poche e in parte in mano a palazzinari che le tengono vuote in attesa in attesa di non si sa cosa (forse della possibilità di rincarare gli affitti?): ecco la realtà emiliana.
I soldi non ci sono, dicono: il contributo per la ricostruzione da un 80% virtuale si trasforma in una percentuale prossima tra il 50 e il 60%, cosa che obbliga le famiglie meno abbienti a rassegnarsi ad essere consegnati, se non riescono a mettere la differenza, in mano alle banche, accendendo mutui, oppure, se non hanno le garanzie che richiedono le banche, a rinunciare alla ricostruzione. Nel frattempo si spendono 40 euro al giorno a persona solo per pernottamento e colazione, per mantenere in albergo famiglie senza casa perchè Errani, costretto dalla realtà, ha dovuto rinunciare in ritardo alla sua linea oltranzista anti container: così i moduli abitativi (70.000 euro l'uno: la speculazione è già cominciata e rischia di mangiarci vivi) arriveranno solo fine dicembre o gennaio, forse addirittura a febbraio.

Tutto questo però non impedisce di sprecare i soldi per costruire la solita infrastruttura dannosa e costosissima come la Cispadana a cui tra l'altro saranno destinate le macerie del terremoto, fonti preziose di materiale di recupero per abbassare i costi della ricostruzione.
NOI NON CI STIAMO!
A chi vuole trasformare questo terremoto in un' occasione di spopolamento del territorio attraverso leggi e ordinanze che impediscono ai meno abbienti di ricostruire, a chi vuole trasformare questa tragedia in uno strumento di selezione di classe noi rispondiamo che siamo intenzionati a rimboccarci le maniche non solo per lavorare, ma anche per pretendere ciò che ci spetta.


SABATO 24 NOVEMBRE, ORE 15

PIAZZA COSTITUENTE, MIRANDOLA
SCENDIAMO IN STRADA!!
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 PRC EMILIA ROMAGNA ADERIAMO ALLA MANIFESTAZIONE SUL TERREMOTO CHE SI TERRÁ SABATO A MIRANDOLA

Aderiamo alla manifestazione organizzata dal comitato Sisma.12 che si terrà sabato pomeriggio a Mirandola.
Oggi la terra non trema più, ma i problemi sono rimasti. Il governo Monti, infatti, applica le politiche di austerità e di taglio della spesa pubblica anche sull'intervento nelle zone del terremoto.
Per questo, per la prima volta, lo Stato non finanzia più integralmente la ricostruzione.
Per questo, il governo insiste nel tenere la scadenza del 15 dicembre per il pagamento dei contributi e di alcune imposte per chi risiede nelle zone colpite dal terremoto.
Condividiamo la richiesta di Sisma.12 di una ricostruzione all'insegna della trasparenza e della democrazia e di una messa in sicurezza del territorio; di un'accelerazione nei tempi, fino ad ora troppo lunghi rispetto agli impegni assunti dalle istituzioni, nel dare risposte alla questione abitativa.
L'appuntamento è per sabato prossimo alle 15 in Piazza Costituente. Rifondazione Comunista ci sarà.

Nando Mainardi - Segretario Prc Emilia-Romagna

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