I consiglieri regionali della
Federazione della Sinistra Roberto Sconciaforni e Monica Donini, assieme al
segretario provinciale del PRC di Modena Stefano Lugli hanno fatto il punto sulla gestione delle principali fasi dell’emergenza post terremoto e
della ricostruzione. Su questi temi è stata presentata alla giunta regionale
una specifica interrogazione per fare il punto su tempi di erogazione dei
Contributi di Autonoma Sistemazione, utilizzo degli alloggi sfitti e rimborsi
alla ricostruzione.
UN GOVERNO AVARO
Il terremoto dell’Emilia è il primo in Italia la cui ricostruzione non
è finanziata integralmente dallo Stato. É per noi inaccettabile che lo
Stato rinunci a sostenere una popolazione vittima di un disastro, perché
significa un’ulteriore lontananza delle istituzioni da chi vive condizioni di
difficoltà.
La carenza delle risorse rischia di minare la ricostruzione in quanto,
seppure l'impianto normativo proposto dalla Regione per la ricostruzione possa
essere considerato valido, soprattutto per la scelta di coinvolgere le
amministrazioni locali, la mancanza di risorse reali messe a disposizione dal
Governo ostacola la realizzazione delle operazioni da portare a termine.
Il conto di quanto manca è presto
fatto. La Protezione civile, nei primi giorni dopo il sisma, ha stimato danni
per 13,2 miliardi di €. Oggi sono stanziati 2,5 miliardi di € per l’emergenza e
l’avvio della ricostruzione, a cui si aggiungono 6 miliardi stanziati dalla
cassa depositi e prestiti, 165 milioni del taglio al finanziamento ai partiti e
670 milioni di € dell’UE. Totale: 9,3
miliardi, ne mancano 3,9, circa il 30%. È per noi inaccettabile che questa
differenza sia colmata dai cittadini.
CONTRIBUTI ALLA RICOSTRUZIONE PENALIZZANTI PER LE CASE RURALI
Il sistema di calcolo dei contributi per la ricostruzione è adatto per
gli appartamenti ma fortemente penalizzante per le abitazioni rurali,
prevalentemente vecchi immobili di grandi dimensioni abitati per lo più da una
sola famiglia. A nostro avviso il
rimborso non può prescindere dal contesto abitativo in cui è inserito
l’immobile, e il fatto che lo stanziamento dei contributi sia inversamente
proporzionale alle dimensioni dell'immobile da riparare determina una
situazione di penalizzazione tale da compromettere la riparazione stessa
dell’abitazione.
Appare quindi necessario rivedere le modalità di calcolo dei contributi,
dal momento che le abitazioni rurali sono tra le più colpite dal sisma, e non
sostenerne la ricostruzione determinerà un inevitabile, progressivo abbandono
delle campagne.
Negli allegati, inoltre, presentiamo alcuni casi in cui si dimostra
come la modalità di calcolo dei contributi determina rimborsi che non arrivano
neppure all’80%
EMERGENZA: LUCI E OMBRE
La differenza dal modello aquilano è stata fin da subito l’elemento
caratterizzante di questo terremoto, a partire dalla filiera del comando,
che ha messo nelle mani della Regione e dei sindaci la gestione dell’emergenza
e della impostazione della ricostruzione. Se non c’è stata una militarizzazione
del territorio e condizioni di sospensione della democrazia, se non sono state
realizzate new town e sono invece state costruite nei tempi previsti le scuole
questo è sicuramente dovuto ad una gestione dell’emergenza fatta sul territorio
e non imposta dall’alto come nel caso aquilano.
Non vanno però sottaciuti nemmeno i ritardi e gli errori del piano casa:
i soldi del CAS giunti parzialmente e solo ad ottobre hanno impedito a molti di
trovare una sistemazione autonoma, i moduli abitativi provvisori arriveranno a
dicembre e la proposta di utilizzo degli appartamenti sfitti è una strada che
non ha dato i risultati attesi tanto che la Regione si è orientata all’acquisto
degli immobili sfitti. I numeri parlano da soli: pare che siano 250 gli alloggi
sfitti individuati a fronte di un bisogno di almeno 1.500 immobili e 2.269
persone che dal 20 maggio sono ospitate in strutture alberghiere con un
considerevole aggravio di costi e altrettanto considerevoli disagi per gli
interessati.
Gruppo assembleare Federazione della Sinistra in Regione Emilia Romagna
PRC Federazione di Modena
Dopo la nostra interrogazione l’assessore regionale Muzzarelli si è impegnato ad aumentare i contributi per le case in “E” Leggera. Questo il nostro comunicato del 8 novembre 2012
ACCOLTA LA NOSTRA RICHIESTA: PIÚ SOLDI PER LE "E LEGGERE" DALLA REGIONE. ORA ANCHE LO STATO FACCIA LA SUA PARTE E FINANZI INTEGRALMENTE LA RICOSTRUZIONE DELL´EMILIA
Apprendiamo che la Regione Emilia Romagna aumenterà le quote di rimborso per le case in classe "E leggera" constatato che gli attuali parametri sarebbero stati eccessivamente penalizzanti per i cittadini, in particolar modo per i proprietari di abitazioni rurali di grandi dimensioni.
È una scelta giusta che va nella direzione da noi auspicata dopo che, a seguito di un´indagine sul campo, avevamo messo in evidenza questo grave problema in una specifica interrogazione alla giunta regionale.
Consideriamo la scelta della Regione un importante segnale di attenzione verso questo territorio e affermiamo la necessità e il valore di una pubblica discussione sui tanti problemi legati alla ricostruzione per poterli assieme meglio affrontare.
Questa positiva scelta della Regione non risolve il problema principale, ovvero la necessità che lo Stato riconsideri il finanziamento per la ricostruzione dell´Emilia e individui le risorse per un rimborso integrale come, fino ad oggi, è sempre avvenuto in caso di catastrofi naturali. Per quanto ci riguarda continueremo a batterci per chiedere il 100% delle risorse necessarie alla ricostruzione dell´Emilia.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Stefano Lugli - segretario Prc Federazione di Modena
Irene Bregola - segretaria Prc Federazione di Ferrara
Laura Veronesi - segretaria Prc Federazione di Bologna
Alberto Ferrigno - segretario Prc Federazione di Reggio Emilia
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Il testo dell'interrogazione presentata alla giunta regionale
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia-Romagna
SEDE
Interrogazione a
risposta scritta
PREMESSO CHE
- nelle giornate del 20 e del 29 maggio 2012, le Province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna sono state colpite da eventi sismici che hanno provocato danni ingenti agli immobili ad uso abitativo e ad uso industriale nonché al patrimonio pubblico, artistico ed architettonico;
VALUTATO CHE
- i Contributi di Autonoma Sistemazione stanno iniziando ad arrivare solo ora e a singhiozzo, e solo per la tranche di giugno/luglio (quindi il contributo ad importo ridotto), con la conseguente difficoltà per molte famiglie senza un tetto di trovare un alloggio adeguato anche a causa della speculazione che ha fatto aumentare vertiginosamente gli affitti;
- i moduli abitativi provvisori pare arriveranno solo a dicembre, con la conseguenza che le persone ancora ospiti delle tendopoli saranno sistemate in strutture alberghiere, spesso a decine di km dal loro centro di vita famigliare e lavorativa e con un’enorme esborso pubblico;
- pare non esista la disponibilità auspicata di appartamenti sfitti da affittare a canone concordato tramite i bandi Acer, mentre risulta una grande disponibilità di appartamenti pronti ad essere venduti alla Regione;
- l’ordinanza n.51 del 5/10/2012 (art. 2 del dispositivo) affida al tecnico la verifica del danno all’edificio inagibile con esito “Eo”; e qualora il tecnico certifichi che l’immobile ha già un livello di sicurezza almeno pari al 60% di quello previsto per le nuove costruzioni può procedere ad un intervento secondo i parametri di sicurezza e di contributo previsti per gli immobili classificati “B” o “C”, affidando grande discrezionalità ai tecnici;
CONSIDERATO ANCHE
CHE
· per
far fronte alla carenza di risorse messa a disposizione dallo Stato il
meccanismo dei rimborsi prevede contributi “fino all'80%” e che, in realtà
spesso nella pratica potrebbe risultare molto inferiore (come si evince da due
casi pratici che alleghiamo);
SI CHIEDE:
- quante persone siano attualmente assistite negli alberghi e nei campi con una previsione anche di quelle alloggiate nei campi spontanei;
- se esiste un censimento che permetta di sapere in che tipo di contesto abitativo sono inserite le unità immobiliari danneggiate (se condominiali o case singole), e se la Regione non ritenga di modificare le modalità e l’entità del risarcimento se l’unità immobiliare è casa singola o appartamento;
- quali verifiche la Regione intenda effettuare per evitare che la necessità di tenere compressa la spesa necessaria per la ricostruzione non comprometta la qualità dell’intervento e la sicurezza;
- quali siano i tempi previsti per l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione erogato dalla Regione, quante ad oggi siano le richieste pervenute, anche considerato che il ritardo nell’arrivo dei moduli ha aumentato il ricorso a questo strumento da parte dei cittadini;
- quante siano attualmente le case sfitte recuperate alla disponibilità della Regione, e se la Regione non ritenga necessario di procedere, come annunciato più volte dal Presidente Errani, alla loro requisizione;
- quali iniziative di controllo e sanzionatorie la Regione intenda adottare per colpire la speculazione sugli affitti;
- quante siano le case che attraverso il bando regionale per l’acquisto sono state messe in vendita dai proprietari.
Bologna, 18
ottobre 2012
I Consiglieri
Roberto Sconciaforni
Monica Donini
Si
allegano un paio di casi pratici
Allegato
Presentiamo due esempi concreti di calcolo parametrico per
abitazioni classificate “B” e per abitazioni classificate “Eo” da cui si evince
chiaramente che l’80% di contributo non lo si raggiunge.
Caso 1
VALUTAZIONE CONTRIBUTO PER RIPARAZIONE EDIFICI
CLASSIFICATI “B” e “C”
ordinanza n. 29 del 28/8/2012
L’ordinanza n. 29/2012 prevede per gli edifici con esito
“B” e “C” da parte delle squadre AEDES un contributo massimo nella misura
dell’80% del costo di riparazione danni e rafforzamento locale e comunque fino
ad un tetto massimo parametrico di Euro 370.00 al mq .
Tale contributo nell’ordinanza n. 29/2012 è così
scaglionato:
• Euro 370.00 al mq. fino a 120mq. ad unità immobiliare
• Euro 200,00 al mq. da 120 fino a 200 mq. ad unità
immobiliare
• Euro 100.00 oltre ai 200mq.
Quanto previsto è probabilmente ottimale per gli edifici
in condominio composti da più unità immobiliari ma il territorio colpito è
caratterizzato anche da un rilevante numero di abitazioni rurali, composte da
una sola unità immobiliare, o pluri-famigliari fortemente danneggiate e di
notevole superficie; ad es. generalmente non esistono abitazioni residenziali
in campagna di una superficie minore di 400/500 mq.
Confronto
condominio-casa rurale in classe “B”
Di conseguenza in un condomino di 400/500mq. è possibile
trovare circa 5/6 unità immobiliari che rientrano nella fascia massima di
contributo (cioè fino a 120mq.) mentre in una casa rurale c’è solo una unità
residenziale che spesso risulta estesa ben oltre i 200mq., quindi con un contributo
massimo notevolmente differente e un’altrettanta notevole sperequazione:
• condominio di
500.00mq composto da 6 appartamenti
= contributo 185.000€
contributo massimo al condominio (80%) = Euro 185.000,00
così calcolato: 500mq. : 6 x 370€/mq. x 6
• abitazione rurale
di 500.00 mq composta da una sola unità immobiliare = contributo 90.000€
contributo massimo all’abitazione (80%) = Euro 90.000,00
così calcolato: (120mq. x 370€/mq.) + (80mq. x 200€/mq.) + (300mq. x 100€/mq.)
= 44.400 +16.000 + 30.000.
Per quanto detto lo stesso fabbricato a parità di
superficie potrà beneficiare di un contributo notevolmente differente con un
forte sbilancio per l’edificio composto da una sola unità immobiliare che potrà
beneficiare di un contributo molto inferiore alla soglia dell’80%. Mente i
lavori da eseguire saranno sicuramente uguali se non superiori (viste le
caratteristiche strutturali dei fabbricati rurali che richiedono lavori
rilevanti alle strutture verticali ed agli orizzontamenti di piano).
Caso 2
VALUTAZIONE CONTRIBUTO PER RIPARAZIONE EDIFICI
CLASSIFICATI Eo
ordinanza n. 51 del 5/10/2012
L’ordinanza n. 51/2012 prevede per gli edifici con esito
“Eo” da parte delle squadre AEDES un contributo massimo nella misura dell’80%
del costo di riparazione danno con miglioramento sismico e comunque fino ad un
tetto massimo parametrico di Euro 800 al mq.
Tale contributo è cosi nell’ordinanza n. 29/2012
scaglionato:
• Euro 800.00 al mq. fino a 120mq. ad unità immobiliare
• Euro 450,00 al mq. da 120 fino a 200 mq. ad unità
immobiliare
• Euro 200.00 al mq. oltre ai 200mq.
Come per le abitazioni in classe
“B” e “C” quanto previsto
è probabilmente ottimale per gli edifici in condominio composti da più unità
immobiliari ma il territorio colpito è caratterizzato anche da un rilevante
numero di abitazioni rurali, composte da una sola unità immobiliare, o
pluri-famigliari fortemente danneggiate e di notevole superficie.
Riportiamo il caso specifico di un’abitazione rurale a
Concordia che potrà beneficiare di un contributo massimo notevolmente inferiore
all’80%
Casa ex-rurale di 330mq. di superficie lorda così
articolata:
170 mq SU abitazione civile e 150 mq SU servizi
(ex-fienile) e accessori
Costo normale di
ristrutturazione (finiture base, IVA 10% INCLUSA) secondo prezzi di minima
correnti, considerando adeguamento sismico ed energetico secondo norme vigenti:
170mq. x 1.200€/mq. = 204.000 €
150mq. x 600€/mq.
= 90.000 €
TOTALE SPESA =
294.000 € + spese tecniche (10% delle opere) 29.400 € = 323.400 €
Costo parametrico
secondo ordinanza n. 51/2012
120mq. x 800€/mq. = 96.000 €
80mq. x 450€/mq. =
36.000 €
120mq x 200€/mq. = 24. 000 €
TOTALE CONTRIBUTO AMMISSIBILE 156.000 €
Di questo contributo
viene riconosciuto l’80% + iva = 124.800 € + IVA 10% (12.480) = 137.280 €
Art.3 del
dispositivo dell’ordinanza 51 punto 4
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