In questi giorni numerosi appelli
sono inoltrati al governo perché conceda una proroga fiscale all’Emilia colpita
dal sisma almeno fino al 30 giugno 2013.
Associandoci a questi appelli
facciamo notare che il sottosegretario Polillo a giustificazione della mancata
proroga delle tasse per i terremotati si appella all’art.81 della
Costituzione che obbliga gli Stati al pareggio di bilancio. Comunque andrà a
finire la tormentata vicenda della proroga fiscale, questo è solo un piccolo esempio
dei disastri che questa norma provocherà al nostro paese dal 2013.
Con il pareggio di bilancio è impedito ogni intervento
pubblico in economia e questo nei Paesi con elevati debiti significa aprire le
porte a imponenti operazioni di riduzioni di spesa - o per chiamarli per quello
che sono, tagli al welfare - e privatizzazioni di servizi. Lavoro, sanità,
scuola, welfare, così come il sostegno a chi è colpito da calamità, hanno
bisogno di interventi pubblici per poter garantire i diritti e la ripresa
dell’economia.
Questa norma, contestata da numerosi economisti e premi
nobel, è stata approvata nel silenzio più assoluto dalla maggioranza Pd, Pdl e
Udc che sostiene il governo Monti. Ed è una delle regole introdotte con il
Fiscal Compact europeo che dal 1 gennaio 2013 obbligherà il nostro paese a
tagli dell’ordine di 45 miliardi all’anno che provocheranno un massacro sociale
senza precedenti, del quale l’accanimento fiscale del governo sui terremotati
non è che un preludio. È per questo motivo che ci opponiamo alle politiche
inique di Monti che stanno portando l’Italia ad una recessione da cui non si
vede l’uscita.
Stefano Lugli – segretario Prc Federazione di Modena
Nessun commento:
Posta un commento