Rifondazione Comunista ha inviato alla Provincia di Modena le osservazioni tecniche al progetto di maxi ampliamento della discarica chiedendo chiedendone la bocciatura. Finale Emilia ha bisogno di tutto tranne che di diventare la pattumiera della Provincia di Modena.
Ora anche il Sindaco dica chiaramente NO ALLA MAXI DISCARICA.
Di seguito il comunicato stampa e il testo integrale dell'osservazione inviata alla Provincia di Modena dal PRC.
Di seguito il comunicato stampa e il testo integrale dell'osservazione inviata alla Provincia di Modena dal PRC.
Rifondazione
Comunista ha inviato venerdì 12 aprile alla Provincia di Modena le proprie
osservazioni chiedendo il respingimento integrale del progetto di maxi ampliamento della discarica presentato
da Feronia (controllata Per il 70% da
Hera e per il 30% da Sorgea,quindi anche dal Comune di Finale Emilia ).
Parliamo di volumi impressionanti: 1,3milioni
di tonnellate di rifiuti di cui 536mila ton di rifiuti speciali da ciclo
produttivo per i quali sono state chieste da Feronia deroghe per ritirare anche
rifiuti inquinanti.
Abbiamo chiesto il ritiro integrale del progetto perché lo
riteniamo inaccettabile per un paese
che sta affrontando una gravissima emergenza post sisma in cui di tutto abbiamo
bisogno tranne che di diventare la discarica della provincia di Modena. E in secondo luogo perché a Finale sono
concentrate una serie di progetti e infrastrutture, attive o in programma, che
sono vere e proprie minacce all’ambiente e alla salute dei cittadini, e non
è il caso di aggiungere ulteriori fonti di inquinamento.
Ma se entriamo nel merito del
progetto di ampliamento della discarica riscontriamo numerose contraddizioni e
problemi che abbiamo segnalato alla Provincia chiedendone la bocciatura:
-
non è
coerente con gli strumenti di programmazione dei rifiuti vigenti che, per
altro, sono in corso di ridefinizione presso la Regione dal momento che il
bacino territoriale di riferimento non è più la provincia ma la Regione. Per lo
stesso motivo è fermo l’ampliamento dell’inceneritore di Modena e non si
capisce perché invece debba essere oggi ampliata la discarica di Finale Emilia;
-
l’ampliamento
non è giustificato dal momento che la discarica attuale è operativa ed è
ben lontana dal raggiungere la capienza oggi autorizzata di 416mila metri cubi.
-
non
risponde alle esigenze del territorio che sono limitate allo smaltimento delle
macerie del sisma e non all’accoglimento di ulteriori tipologie di rifiuti;
-
la discarica è vicina a numerosi centri
abitati e determina un incremento del traffico di mezzi pesanti proprio a
ridosso del costruendo polo scolastico-culturale del Comune di Finale Emilia;
-
disattende
completamente la normativa che indica territori inidonei ad ospitare discariche
le aree esondabili e a rischio sismico, ed è noto a tutti che Finale Emilia
è stata oggetto di una alluvione nel 1982 ed oggi l’epicentro di un gravissimo
sisma.
Queste osservazioni ci dimostrano ancora una volta che il maxi
ampliamento della discarica non serve il nostro territorio ma fa gli interessi
di Hera che lucra sul business dei rifiuti. Aspetto già emerso in Consiglio
comunale quando il Sindaco ha spiegato che Feronia ha presentato un progetto
non concordato con l’Amministrazione comunale.
Il nostro lavoro per difendere
Finale Emilia da questo ennesimo progetto impattante lo abbiamo fatto, ora aspettiamo le risposte della provincia
e un pronunciamento chiaro anche del Sindaco, che chieda Feronia il ritiro del
progetto per ripresentarne, eventualmente, uno funzionale esclusivamente
alla gestione delle macerie da sisma.
Non è sufficiente che il Sindaco
chieda lo stralcio delle deroghe richieste da Feronia per il conferimento dei
rifiuti più nocivi. Gli chiediamo un intervento forte perché questo progetto
sia interamente respinto.
Stefano Lugli
PRC Finale Emilia e Segretario provinciale PRC Modena
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Finale Emilia, lì 12 aprile 2013
Provincia di Modena
Servizio
Valutazioni, Autorizzazioni e Controlli Ambientali Integrati
Via Barozzi n. 340
41124 Modena
Oggetto:
Completamento della discarica per rifiuti non pericolosi di Finale
Emilia. OSSERVAZIONE
La presente osservazione si basa
sulla Relazione tecnica illustrativa del progetto definitivo.
In via generale si osserva che la scelta di Feronia S.r.l. di presentare
un progetto di completamento della discarica in riferimento alla
pianificazione indicata nel Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti
(PPGR) del 2005 e nel successivo Piano Provinciale per la Gestione dei rifiuti:
documento di approfondimento e monitoraggio – 2011” approvato il 18/04/2012 non è coerente con le numerose
modificazioni del quadro di riferimento normativo (nazionale e comunitario) intercorse
dal 2005 ad oggi.
In particolare si evidenzia come
Feronia S.r.l. non tenga in considerazione un documento di programmazione
fondamentale, che nella Relazione tecnica illustrativa viene citato ma poi
completamente ignorato; ovvero “l’approvazione
della Legge Regionale n. 23 del 23/12/2011 (“Norme di organizzazione
territoriale delle funzioni relativi ai servizi pubblici locali dell’ambiente),
con la quale si è introdotta una nuova definizione di Ambito Territoriale
Ottimale (A.T.O.) coincidente con l’intero territorio regionale (superando
quindi i precedenti confini provinciali), che ha delineato un nuovo assetto, peraltro non definito con precisione,
circa compiti e funzioni in materia di pianificazione rifiuti.” (pag 10).
Si sottolinea, pertanto, che procedere ora con il completamento della
discarica di Finale Emilia in assenza delle disposizioni di questo nuovo
strumento di pianificazione è sbagliato e inopportuno.
Dalla lettura della Relazione
tecnica emerge poi come l’articolazione in lotti dell’ampliamento “(lotti 6, 7 e 8) per il conferimento di rifiuti speciali a basso contenuto organico” (pag.
32) sia determinata dalla necessità
di provvedere allo smaltimento delle macerie da sisma, di cui si ipotizza la
gestione “per un periodo non ancora
definito ma ipotizzabile in due anni, fino al 2014” (pag. 32). Ciò risulta
anche dal cronoprogramma dei conferimenti (tabella 2 di pag. 34) da cui emerge
che l’ingresso dei rifiuti speciali a basso contenuto organico nei lotti
dedicati n. 6, 7 e 8 decorre a partire dal 2015.
Le motivazioni per cui Feronia
S.r.l. chiede il completamento della discarica sono quindi “altre” rispetto
alle esigenze di un territorio che si trova di fronte alla necessità di
provvedere all’accoglimento e alla successiva gestione delle macerie provocate
dal sisma per un periodo limitato e per quantitativi di rifiuti destinati nel
tempo a ridursi in quanto riutilizzabili come inerti per l’edilizia e la
pavimentazione stradale. Che gli obiettivi di Feronia S.r.l. non rispondano
alle necessità del Comune di Finale Emilia o dell’area del cratere appare
evidente anche dalle stesse motivazioni addotte da Feronia S.r.l. quando afferma
che “la scelta di dedicare nuovi lotti di
discarica a determinate tipologie di rifiuto, nasce dalle esigenze di mercato
di smaltire rifiuti speciali...” (pag. 65).
È quindi evidente come la necessità del territorio di smaltire i
rifiuti derivanti dallo sgombero delle macerie provocate dagli eventi sismici
sia poi la “leva” con cui Feronia S.r.l. propone un progetto di ampliamento per
lo smaltimento di rifiuti che non ha nulla a che vedere con le esigenze
dell’area del cratere.
Evidenziamo a questo riguardo
anche un ulteriore aspetto certamente non tecnico, ma sostanzialmente
rilevante, emerso in sede di Consiglio comunale a Finale Emilia il 4 aprile
2013 (a cui ha preso parte anche il dott. Giovanni Rompianesi dell’area
territorio e ambiente della Provincia di Modena): in quel contesto il Sindaco Fernando Ferioli ha sostenuto
che al fine di smaltire correttamente le macerie del sisma l’Amministrazione
comunale ha richiesto a Feronia S.r.l. la presentazione di uno specifico
progetto, a cui la società ha risposto redigendo un progetto non conforme alle
richieste avanzate.
La richiesta di completamento
della discarica è inoltre insussistente dal momento che l’attuale discarica in
gestione operativa, autorizzata con Delibera Provinciale n. 93 del 18/02/2010 per
“attività di smaltimento di rifiuti
urbani e speciali non pericolosi autorizzata per una capacità massima di
smaltimento pari a 416.000 m3 (pag. 6) è attualmente in fase di
esercizio e si può ipotizzare che sia a circa un terzo della sua capacità
ricettiva.
Si sottolinea, pertanto, che procedere ora con il completamento della
discarica di Finale Emilia quando l’ampliamento già autorizzato è ancora in
fase di esercizio non trova alcun fondamento negli strumenti programmatori
vigenti, ma è funzionale all’ottenimento da parte di Feronia S.r.l. della
“garanzia” della disponibilità di un futuro impianto di smaltimento rifiuti.
Si evidenzia, inoltre, la
vicinanza del progettato completamento della discarica con numerosi centri
abitati: “Finale Emilia, a circa 2,7 km a
sud; Canaletto, a circa 3,5 km a sud-sud-ovest; Massa Finalese, a circa 4,7 km
a sud-ovest; Scortichino, a circa 3,7 km a nord-est; oltre a frazioni minori e
varie case sparse di campagna.” (pag 15).
Si osserva inoltre che il
traffico in direzione della discarica transiterà prevalentemente sulla “tangenziale nord all’abitato di Finale
Emilia, di recente costruzione, di cui sono completati e fruibili il I e II
stralcio e che corre a circa 1,0 km dall’area di intervento... con traffico che
potrà essere gestito con accesso proprio dalla nuova strada” (pag. 16) con
un “carico complessivo massimo pari a
circa 40-45 automezzi/giorno.” (pag. 16).
Ovvero esattamente a ridosso del nuovo polo scolastico e del comparto che
entro pochi mesi ospiterà tutti i servizi scolastici, culturali e sociali del
Comune di Finale Emilia: scuole, laboratori, biblioteca, servizi scuola e
sociale, ecc...
Si sottolinea pertanto l’inopportunità di incrementare ulteriormente i
volumi di traffico di mezzi pesanti carichi di rifiuti proprio a ridosso di
un’area che ospita una fascia di popolazione composta prevalentemente da
minori.
Sottolineiamo poi l’inosservanza del progetto presentato da
Feronia s.r.l con le norme contenute nel D.Lgs. 36/03 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa
alle discariche di rifiuti) nella parte in cui chiarisce i siti inidonei
alla realizzazione di impianti di discarica:
a) L’art. 1.1 dell’allegato 1 del
D.Lgs. 36/03 chiarisce che:
“Le discariche non devono essere normalmente localizzate: in aree
esondabili, instabili e alluvionabili; deve, al riguardo, essere presa come
riferimento la piena con tempo di ritorno minimo pari a 50 anni.”
É noto che Finale Emilia fu interessata dalla alluvione del fiume
Panaro nel novembre 1982, e che pertanto questa caratteristica è, di per sé, un
elemento ostativo alla realizzazione di qualsiasi discarica.
b) L’art. 2.1 dell’allegato 1 del
D.Lgs. 36/03 chiarisce che:
“Gli impianti non vanno ubicati di norma: in aree interessate da
fenomeni quali faglie attive, aree a rischio sismico di 1^ categoria”
É noto che Finale Emilia è
ufficialmente classificata in area a rischio sismico di 3^ categoria, così come
è noto che il 20 e 29 maggio il territorio di Finale Emilia è stato epicentro
di un intenso fenomeno sismico che determinerà una riclassificazione del
rischio sismico. Pertanto, la sismicità del territorio comunale è, di per sé,
un elemento ostativo alla realizzazione di qualsiasi discarica.
In conclusione si osserva:
che il progetto presentato da
Feronia S.r.l. di completamento della discarica per rifiuti non pericolosi
-
non è coerente con gli strumenti di
programmazione e pianificazione dei rifiuti vigenti che, per altro, sono in
corso di ridefinizione;
-
non risponde alle esigenze del territorio che
sono limitate allo smaltimento delle macerie del sisma e non all’accoglimento
di ulteriori tipologie di rifiuti;
-
è insussistente essendo l’attuale discarica in
gestione operativa attualmente in fase di esercizio;
-
è vicina
a numerosi centri abitati e determina un incremento del traffico di mezzi
pesanti a ridosso del costruendo polo scolastico-culturale del Comune di Finale
Emilia;
-
non risponde alle norme contenute nel D.Lgs
36/03 di attuazione della direttiva
1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti;
Si chiede, pertanto, l'emissione di un parere sfavorevole al progetto presentato
da Feronia S.r.l. di completamento della discarica di Finale Emilia per un
totale di 1.186.000 m3, di cui 335.000 m3 di rifiuti
speciali a basso contenuto organico.
Stefano Lugli
Prc Finale Emilia e
Segretario provinciale PRC Modena
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