domenica 14 aprile 2013

DISCARICA: PRC CHIEDE ALLA PROVINCIA DI BOCCIARE IL MAXI AMPLIAMENTO


Rifondazione Comunista ha inviato alla Provincia di Modena le osservazioni tecniche al progetto di maxi ampliamento della discarica chiedendo chiedendone la bocciatura. Finale Emilia ha bisogno di tutto tranne che di diventare la pattumiera della Provincia di Modena. 
Ora anche il Sindaco dica chiaramente NO ALLA MAXI DISCARICA.
Di seguito il comunicato stampa e il testo integrale dell'osservazione inviata alla Provincia di Modena dal PRC.
Rifondazione Comunista ha inviato venerdì 12 aprile alla Provincia di Modena le proprie osservazioni chiedendo il respingimento integrale del progetto di maxi ampliamento della discarica presentato da Feronia (controllata Per il 70% da Hera e per il 30% da Sorgea,quindi anche dal Comune di Finale Emilia ). Parliamo di volumi impressionanti: 1,3milioni di tonnellate di rifiuti di cui 536mila ton di rifiuti speciali da ciclo produttivo per i quali sono state chieste da Feronia deroghe per ritirare anche rifiuti inquinanti.

Abbiamo chiesto il ritiro integrale del progetto perché lo riteniamo inaccettabile per un paese che sta affrontando una gravissima emergenza post sisma in cui di tutto abbiamo bisogno tranne che di diventare la discarica della provincia di Modena. E in secondo luogo perché a Finale sono concentrate una serie di progetti e infrastrutture, attive o in programma, che sono vere e proprie minacce all’ambiente e alla salute dei cittadini, e non è il caso di aggiungere ulteriori fonti di inquinamento.

Ma se entriamo nel merito del progetto di ampliamento della discarica riscontriamo numerose contraddizioni e problemi che abbiamo segnalato alla Provincia chiedendone la bocciatura:

-          non è coerente con gli strumenti di programmazione dei rifiuti vigenti che, per altro, sono in corso di ridefinizione presso la Regione dal momento che il bacino territoriale di riferimento non è più la provincia ma la Regione. Per lo stesso motivo è fermo l’ampliamento dell’inceneritore di Modena e non si capisce perché invece debba essere oggi ampliata la discarica di Finale Emilia;
-          l’ampliamento non è giustificato dal momento che la discarica attuale è operativa ed è ben lontana dal raggiungere la capienza oggi autorizzata di 416mila metri cubi.
-          non risponde alle esigenze del territorio che sono limitate allo smaltimento delle macerie del sisma e non all’accoglimento di ulteriori tipologie di rifiuti;
-          la discarica è vicina a numerosi centri abitati e determina un incremento del traffico di mezzi pesanti proprio a ridosso del costruendo polo scolastico-culturale del Comune di Finale Emilia;
-          disattende completamente la normativa che indica territori inidonei ad ospitare discariche le aree esondabili e a rischio sismico, ed è noto a tutti che Finale Emilia è stata oggetto di una alluvione nel 1982 ed oggi l’epicentro di un gravissimo sisma.

Queste osservazioni ci dimostrano ancora una volta che il maxi ampliamento della discarica non serve il nostro territorio ma fa gli interessi di Hera che lucra sul business dei rifiuti. Aspetto già emerso in Consiglio comunale quando il Sindaco ha spiegato che Feronia ha presentato un progetto non concordato con l’Amministrazione comunale.

Il nostro lavoro per difendere Finale Emilia da questo ennesimo progetto impattante lo abbiamo fatto, ora aspettiamo le risposte della provincia e un pronunciamento chiaro anche del Sindaco, che chieda Feronia il ritiro del progetto per ripresentarne, eventualmente, uno funzionale esclusivamente alla gestione delle macerie da sisma.
Non è sufficiente che il Sindaco chieda lo stralcio delle deroghe richieste da Feronia per il conferimento dei rifiuti più nocivi. Gli chiediamo un intervento forte perché questo progetto sia interamente respinto.

Stefano Lugli
PRC Finale Emilia e Segretario provinciale PRC Modena

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Finale Emilia, lì 12 aprile 2013



Provincia di Modena
Servizio Valutazioni, Autorizzazioni e Controlli Ambientali Integrati
Via Barozzi n. 340
41124 Modena



Oggetto:
Completamento della discarica per rifiuti non pericolosi di Finale Emilia. OSSERVAZIONE

La presente osservazione si basa sulla Relazione tecnica illustrativa del progetto definitivo.

In via generale si osserva che la scelta di Feronia S.r.l. di presentare un progetto di completamento della discarica in riferimento alla pianificazione indicata nel Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR) del 2005 e nel successivo Piano Provinciale per la Gestione dei rifiuti: documento di approfondimento e monitoraggio – 2011” approvato il 18/04/2012 non è coerente con le numerose modificazioni del quadro di riferimento normativo (nazionale e comunitario) intercorse dal 2005 ad oggi.
In particolare si evidenzia come Feronia S.r.l. non tenga in considerazione un documento di programmazione fondamentale, che nella Relazione tecnica illustrativa viene citato ma poi completamente ignorato; ovvero “l’approvazione della Legge Regionale n. 23 del 23/12/2011 (“Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relativi ai servizi pubblici locali dell’ambiente), con la quale si è introdotta una nuova definizione di Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) coincidente con l’intero territorio regionale (superando quindi i precedenti confini provinciali), che ha delineato un nuovo assetto, peraltro non definito con precisione, circa compiti e funzioni in materia di pianificazione rifiuti.” (pag 10).
Si sottolinea, pertanto, che procedere ora con il completamento della discarica di Finale Emilia in assenza delle disposizioni di questo nuovo strumento di pianificazione è sbagliato e inopportuno.

Dalla lettura della Relazione tecnica emerge poi come l’articolazione in lotti dell’ampliamento “(lotti 6, 7 e 8) per il conferimento di rifiuti speciali a basso contenuto organico” (pag. 32) sia determinata dalla necessità di provvedere allo smaltimento delle macerie da sisma, di cui si ipotizza la gestione “per un periodo non ancora definito ma ipotizzabile in due anni, fino al 2014” (pag. 32). Ciò risulta anche dal cronoprogramma dei conferimenti (tabella 2 di pag. 34) da cui emerge che l’ingresso dei rifiuti speciali a basso contenuto organico nei lotti dedicati n. 6, 7 e 8 decorre a partire dal 2015.
Le motivazioni per cui Feronia S.r.l. chiede il completamento della discarica sono quindi “altre” rispetto alle esigenze di un territorio che si trova di fronte alla necessità di provvedere all’accoglimento e alla successiva gestione delle macerie provocate dal sisma per un periodo limitato e per quantitativi di rifiuti destinati nel tempo a ridursi in quanto riutilizzabili come inerti per l’edilizia e la pavimentazione stradale. Che gli obiettivi di Feronia S.r.l. non rispondano alle necessità del Comune di Finale Emilia o dell’area del cratere appare evidente anche dalle stesse motivazioni addotte da Feronia S.r.l. quando afferma che “la scelta di dedicare nuovi lotti di discarica a determinate tipologie di rifiuto, nasce dalle esigenze di mercato di smaltire rifiuti speciali...” (pag. 65).
È quindi evidente come la necessità del territorio di smaltire i rifiuti derivanti dallo sgombero delle macerie provocate dagli eventi sismici sia poi la “leva” con cui Feronia S.r.l. propone un progetto di ampliamento per lo smaltimento di rifiuti che non ha nulla a che vedere con le esigenze dell’area del cratere.
Evidenziamo a questo riguardo anche un ulteriore aspetto certamente non tecnico, ma sostanzialmente rilevante, emerso in sede di Consiglio comunale a Finale Emilia il 4 aprile 2013 (a cui ha preso parte anche il dott. Giovanni Rompianesi dell’area territorio e ambiente della Provincia di Modena): in quel contesto il Sindaco Fernando Ferioli ha sostenuto che al fine di smaltire correttamente le macerie del sisma l’Amministrazione comunale ha richiesto a Feronia S.r.l. la presentazione di uno specifico progetto, a cui la società ha risposto redigendo un progetto non conforme alle richieste avanzate.

La richiesta di completamento della discarica è inoltre insussistente dal momento che l’attuale discarica in gestione operativa, autorizzata con Delibera Provinciale n. 93 del 18/02/2010 per “attività di smaltimento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi autorizzata per una capacità massima di smaltimento pari a 416.000 m3 (pag. 6) è attualmente in fase di esercizio e si può ipotizzare che sia a circa un terzo della sua capacità ricettiva.
Si sottolinea, pertanto, che procedere ora con il completamento della discarica di Finale Emilia quando l’ampliamento già autorizzato è ancora in fase di esercizio non trova alcun fondamento negli strumenti programmatori vigenti, ma è funzionale all’ottenimento da parte di Feronia S.r.l. della “garanzia” della disponibilità di un futuro impianto di smaltimento rifiuti.

Si evidenzia, inoltre, la vicinanza del progettato completamento della discarica con numerosi centri abitati: “Finale Emilia, a circa 2,7 km a sud; Canaletto, a circa 3,5 km a sud-sud-ovest; Massa Finalese, a circa 4,7 km a sud-ovest; Scortichino, a circa 3,7 km a nord-est; oltre a frazioni minori e varie case sparse di campagna.” (pag 15).
Si osserva inoltre che il traffico in direzione della discarica transiterà prevalentemente sulla “tangenziale nord all’abitato di Finale Emilia, di recente costruzione, di cui sono completati e fruibili il I e II stralcio e che corre a circa 1,0 km dall’area di intervento... con traffico che potrà essere gestito con accesso proprio dalla nuova strada” (pag. 16) con un “carico complessivo massimo pari a circa 40-45 automezzi/giorno.” (pag. 16). Ovvero esattamente a ridosso del nuovo polo scolastico e del comparto che entro pochi mesi ospiterà tutti i servizi scolastici, culturali e sociali del Comune di Finale Emilia: scuole, laboratori, biblioteca, servizi scuola e sociale, ecc...
Si sottolinea pertanto l’inopportunità di incrementare ulteriormente i volumi di traffico di mezzi pesanti carichi di rifiuti proprio a ridosso di un’area che ospita una fascia di popolazione composta prevalentemente da minori.

Sottolineiamo poi l’inosservanza del progetto presentato da Feronia s.r.l con le norme contenute nel D.Lgs. 36/03 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti) nella parte in cui chiarisce i siti inidonei alla realizzazione di impianti di discarica:
a) L’art. 1.1 dell’allegato 1 del D.Lgs. 36/03 chiarisce che:
“Le discariche non devono essere normalmente localizzate: in aree esondabili, instabili e alluvionabili; deve, al riguardo, essere presa come riferimento la piena con tempo di ritorno minimo pari a 50 anni.”
É noto che Finale Emilia fu interessata dalla alluvione del fiume Panaro nel novembre 1982, e che pertanto questa caratteristica è, di per sé, un elemento ostativo alla realizzazione di qualsiasi discarica.

b) L’art. 2.1 dell’allegato 1 del D.Lgs. 36/03 chiarisce che:
“Gli impianti non vanno ubicati di norma: in aree interessate da fenomeni quali faglie attive, aree a rischio sismico di 1^ categoria”
É noto che Finale Emilia è ufficialmente classificata in area a rischio sismico di 3^ categoria, così come è noto che il 20 e 29 maggio il territorio di Finale Emilia è stato epicentro di un intenso fenomeno sismico che determinerà una riclassificazione del rischio sismico. Pertanto, la sismicità del territorio comunale è, di per sé, un elemento ostativo alla realizzazione di qualsiasi discarica.

In conclusione si osserva:
che il progetto presentato da Feronia S.r.l. di completamento della discarica per rifiuti non pericolosi
-          non è coerente con gli strumenti di programmazione e pianificazione dei rifiuti vigenti che, per altro, sono in corso di ridefinizione;
-          non risponde alle esigenze del territorio che sono limitate allo smaltimento delle macerie del sisma e non all’accoglimento di ulteriori tipologie di rifiuti;
-          è insussistente essendo l’attuale discarica in gestione operativa attualmente in fase di esercizio;
-          è vicina a numerosi centri abitati e determina un incremento del traffico di mezzi pesanti a ridosso del costruendo polo scolastico-culturale del Comune di Finale Emilia;
-          non risponde alle norme contenute nel D.Lgs 36/03 di attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti;

Si chiede, pertanto, l'emissione di un parere sfavorevole al progetto presentato da Feronia S.r.l. di completamento della discarica di Finale Emilia per un totale di 1.186.000 m3, di cui 335.000 m3 di rifiuti speciali a basso contenuto organico.




Stefano Lugli
Prc Finale Emilia e Segretario provinciale PRC Modena

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