giovedì 30 maggio 2013

SE QUESTO É SVILUPPO NOI DICIAMO NO!!!

Centrale elettrica, discarica, cave.
Il territorio e l’ambiente sono per il Comune di Finale Emilia merce di scambio per fare cassa e ripianare i debiti.
È ora di dire basta!


Questi sono i progetti discussi recentemente in Comune a Finale Emilia

MEGA DISCARICA
È stato presentato un progetto per un maxi ampliamento della discarica da 1.301.900 tonnellate, di cui 536.000 tonnellate di rifiuti pericolosi.
Il maxi ampliamento della discarica non è giustificato perché:
- la discarica attuale è attiva e ben lontana dal raggiungere la capienza oggi autorizzata;
- aumenta il traffico di mezzi pesanti proprio a ridosso del costruendo polo scolastico.
- non serve al territorio che deve solo smaltire le macerie del sisma
Cosa proponiamo? Il metodo “rifiuti zero” con raccolta differenziata porta a porta per rendere inutili ulteriori ampliamenti della discarica e ridurre il costo del servizio di smaltimento rifiuti.

CENTRALE ELETTRICA A BIOMASSA
Partiranno i lavori per la realizzazione di una centrale elettrica all’ex zuccherificio della potenza di 12,5 Mw alimentata attraverso la combustione di 120mila ton/anno di sorgo da fibra da coltivare in un raggio di 50Km.
Siamo fortemente contrari a questo inceneritore di sorgo perché:
- aumenta il già insostenibile inquinamento della bassa modenese;
- la sperimentazione della coltivazione del sorgo da fibra ha dato esiti pessimi
– l’accordo di filiera con gli agricoltori non garantisce l’approvvigionamento di tutta la biomassa necessaria, con il rischio che la centrale diventi un inceneritore.
Cosa proponiamo? Nessun zuccherificio è stato riconvertito in centrale elettrica. Si deve discutere con la proprietà un progetto alternativo che tuteli ambiente, agricoltura e lavoro.

MAXI CAVE GRANDI COME 300 CAMPI DA CALCIO
Finale Emilia avrà 2 mega cave per l’estrazione di 2milioni200mila metri cubi di argilla su una superficie di 227 ettari.
Siamo contrari al piano cave perché:
- finalizzato all’estrazione di argille per realizzare l’AUTOSTRADA CISPADANA ed è ridicolo sostenere, come fa l’Amministrazione, che le cave serviranno per l’itticoltura.
Cosa proponiamo? Il ritiro del piano cave e il mantenimento ad uso agricolo di questi terreni.

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