venerdì 19 luglio 2013

TRECENTO IN PIAZZA CONTRO IL POLO PATTUMIERA

Dalla Gazzetta di Modena del 19 luglio 2013
Tutte le opposizioni unite per la serata informativa del 17 luglio 2013 ai giardini pubblici. Firme per installare una centralina sullo smog e arriva l’apertura al sindaco.
I giardini pubblici gremiti di spettatori per la serata organizzata dalle opposizioni sulle tematiche ambientali. Circa 300 persone hanno partecipato all’incontro “Finale non è una pattumiera”, evento che rimarrà nella storia politica locale per l’eterogeneità delle forze politiche che la hanno organizzata:
il consigliere Pdl Gianluca Borgatti, il consigliere comunale e provinciale del carroccio Lorenzo Biagi e i candidati sindaci in lizza con Ferioli: Maurizio Poletti dello Scariolante, Carlo Valmori (M5S), e Stefano Lugli, segretario provinciale Prc, nonché la partecipazione straordinaria del deputato Vittorio Ferraresi, pronto “A fare un caso nazionale della situazione finalese», dice puntando il dito sulla centrale a biomasse definendola “una truffa ai danni della Comunità europea”. 

Durante la serata è stato lanciata la raccolta firme per installare una centralina al fine di monitorare lo stato di inquinamento dell’aria prima di procedere con i progetti, già votata in consiglio comunale, ma non ancora operativi.

Apre l’incontro Lugli sulle cave per la Cispadana, ricordando come la commissione Via abbia evidenziato numerose criticità al progetto autostradale e l’imponente traffico che verrà a riversarsi sul centro di Massa. La parola va poi a Poletti sulla discarica che dovrebbe ospitare “Dalle 370 tonnellate di rifiuti attuali a un milione e 300 mila tonnellate, di cui 536mila di rifiuti industriali, con elementi cancerogeni. Metalli pesanti per cui Feronia ha chiesto deroga sui quantitativi massimi di stoccaggio, triplicando la portata di bario, arsenico, nichel, cadmio e di 11 volte il piombo, che andranno a finire nelle falde e nell’aria».
Valmori punta il dito sulla centrale a biomasse in progetto per la riqualificazione dello zuccherificio, dove un “Finto accordo di filiera permette lo scempio. Inoltre quell’acqua sotto l’ex zuccherificio, che doveva servire al raffreddamento, è piena di cloro e arsenico ed è inutilizzabile. Ciò significa che la bonifica non è terminata». Borgatti paragona l’ospedale a situazioni di terzo mondo: «Tre ambulatori per 6 dottori al terzo piano della Casa della salute è al disotto del minimo umano, che attrattiva può dare Finale con così tante criticità ambientali e un servizio sanitario indegno?».

Da arriva tutti però il messaggio di apertura al sindaco, per “Una battaglia comune, contro i potentati e gli interessi di partito, Ferioli deve deporre la bandiera come abbiamo fatto noi e partecipare a questa lotta comune per un futuro migliore a Finale». 

Manuele Palazzi

A questo link è possibile scaricare l'audio della serata

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