SCARICA QUA le 25 pagine di richieste di
integrazioni al progetto avanzate dal Ministero dell’Ambiente alla società Autostrada Regionale Cispadana
Cosa hanno detto i giornali?
La Commissione di "Via" squalifica la Cispadana. Gazzetta di Modena del 6 luglio 2013
La Commissione di "Via" squalifica la Cispadana. Gazzetta di Modena del 6 luglio 2013
La Cispadana rinviata a dicembre. Gazzetta di Reggio del 12 giugno 2013
Cispadana, valanga di modifiche dalla VIA. Estense.com del 7 luglio 2013
Cancro ai polmoni e inquinamento dell'aria. Quotidianosanità.it del 10 luglio 2013
Ospitiamo di seguito il commento del portavoce del Coordinamento cispadano NO autostrada Silvano Tagliavini
LA CISPADANA AUTOSTRADALE E LE TRE SCIMMIETTE
Due
fatti recenti che incideranno parecchio sull’iter del progetto autostradale
della Cispadana.
Uno
direttamente, la richiesta della Valutazione di Impatto
Ambientale (V.I.A.) da parte del Ministero dell’ambiente ad Autostrada
Regionale Cispadana (A.R.C.) di integrazioni progettuali (ben 153 di cui
molte sostanziali) con data di protocollo 17/06/2013 e che vuole semplicemente
dire che il progetto presentato dalla Società autostradale nell’ottobre 2012 è di fatto da rifare in molti suoi passaggi,
lacunoso nella sua esposizione (24 pagine di richiami), tanto che vengono
ripetutamente citate le espressioni: “si richiede…”, “precisare…”, “motivare…”,
“correggere…”, “indicare…”, “specificare…”, per non parlare poi
dell’evidenziazione in vari passaggi di affermazioni contrastanti fra loro
sullo stesso oggetto. Tanto per capire quanto superficiale sia stato il lavoro
di progettazione basta considerare che è la stessa V.I.A. a indicare al
proponente dove andare a estrapolare i dati occorrenti per una più precisa
esposizione del progetto stesso, dati di Enti pubblici come ARPA o AUSL, e
sempre la V.I.A. che mette in evidenza la assoluta inaffidabilità di tabelle
riportanti dati su rilievi riguardanti traffico o livello di inquinamento e
delle stesse procedure attivate arrivando, mossa probabilmente da un senso di
disagio, ad indicare come procedere per migliorare il progetto, e tanto altro.
Oppure là dove si richiede una
più approfondita valutazione tra il progetto autostradale e l’”opzione zero”.
Credo però che il massimo si raggiunga nel punto 4.7 dove la V.I.A. è costretta
a richiedere precise valutazioni sulla incidenza dell’infrastruttura sul numero
di superamenti dei limiti fissati dalla normativa relativamente alle polveri
sottili PM10 e PM2,5 (neanche questo minimo in A.R.C. si sono sentiti in dovere
di fare!).
Niente male per un progetto
licenziato da A.R.C. come risultato di una attenta valutazione e comparazione
tra le esigenze costruttive e quelle dei territori attraversati (tanto da non
farlo visionare agli Enti Locali interessati prima della spedizione a Roma).
Pomposamente liquidato dalla Regione come il migliore dei progetti possibili
tanto da ritenere la procedura di V.I.A un pura formalità burocratica e fissare
già l’apertura dei cantieri, dopo un veloce passaggio in Conferenza dei Servizi,
nei primi mesi del 2014.
Il secondo fatto che inciderà, anche se indirettamente, sull’iter del
progetto autostradale della Cispadana è la pubblicazione dei dati che
riguardano l’incidenza delle polveri
sottili sull’insorgenza di tumori ai
polmoni, dati pubblicati sulle pagine della rivista scientifica Lancet
Oncology e ripresi da quotidianosanità.it il 10 luglio scorso. Dati che sono il
risultato del progetto europeo ESCAPE (European Study of Cohortes for Air
Pollution Effects), uno studio effettuato in vari paesi europei, tra cui
l’Italia, al quale ha dato il suo contributo anche un gruppo dell’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano, guidato da Vittorio Krogh, responsabile della
Struttura complessa di epidemiologia e prevenzione). In breve lo studio, effettuato
nell’arco di tredici anni, ha riguardato oltre 300.000 persone (uomini e donne)
di età compresa tra i 43 e i 73 anni di 9 paesi europei ed ha indagato la correlazione tra inquinamento e tumore ai
polmoni. Il collegamento mentale è facile da fare e probabilmente lo
abbiamo fatto tutti. Ma oggi è suffragato dal più grande studio – sia per
campione che per estensione geografica – mai pubblicato. Una posizione già
espressa in precedenza in tutti passaggi pubblici promossi dal Coordinamento
Cispadano NO autostrada nel suo insieme o dai singoli soggetti facenti parte,
posizione suffragata da precedenti dati già ampliamente in possesso della
comunità scientifica e ribadita anche nelle “osservazioni” sul progetto
autostradale inviate alla V.I.A. nella primavera scorsa.
Di fronte a questi due scenari
una qualsiasi persona di buon senso, in particolare con responsabilità
politico/amministrative, avrebbe di che dire. Fino ad ora un silenzio assoluto
rotto solo dal perentorio intervento del solito assessore regionale Peri che
riconferma la volontà di procedere alla costruzione dell’autostrada (fatta
passare come autostrada di rilevanza locale nel 2006 e ora di rilevanza
nazionale (!?), mentre tutto il resto della “truppa” (Amministratori Pubblici
locali, Associazioni della imprenditoria privata e del mondo del lavoro
dipendente) si attiene all’ordine di scuderia che impone di non intervenire
sull’argomento. Tutti vedono, tutti
sentono ma nessuno parla. Come le tre scimmiette si sottraggono al dovere
di interrogarsi, evadono dalle loro responsabilità rimanendo sulle proprie
posizioni che, in questa situazione, sono chiaramente fuori da ogni logica
procedurale, economica e ambientale.
C’è da chiedersi come
facciano i Sindaci interessati, che tra l’altro sono stati di fatto presi
in giro da A.R.C. che non ha accolto la maggior parte delle istanze presentate
nella Conferenza dei Servizi della primavera del 2011, a rimanere ancora in
silenzio. Come facciano, loro che sono i responsabili della salute dei propri
cittadini a sostenere questo obbrobrio progettuale (da ricordare che in sede di
Conferenza dei Servizi da parte dei Comuni fu espressa anche l’esigenza di
andare a realizzare le cosiddette “opere compensative” da parte della Regione
come punto irrinunciabile per il consenso definitivo al progetto autostradale e
che da parte della Regione fu preso un solenne impegno. Qualcuno ha più sentito
parlare delle opere citate ?). Tutto è comprensibile (molti di loro “tengono
famiglia”) ma nulla di tutto questo è giustificabile.
C’è da chiedersi cosa deve ancora accadere, c’è stato anche il terremoto, perché qualcuno di “lor signori” si decida a scendere dal piedistallo del potere e raffrontarsi con la realtà.
C’è da chiedersi cosa deve ancora accadere, c’è stato anche il terremoto, perché qualcuno di “lor signori” si decida a scendere dal piedistallo del potere e raffrontarsi con la realtà.
C’è da chiedersi come facciano, non dico a presentarsi tra la
gente, ma a guardare ancora negli occhi le persone a loro care e sostenere che
tutto questo vale un ipotetico “sviluppo economico” (ipotetico perché ancora
nessuno lo ha dimostrato nonostante le svariate richieste poste a riguardo).
Come le tre scimmiette NON VEDONO, NON SENTONO, NON PARLANO, ma
capiranno?
Silvano Tagliavini
del Coordinamento Cispadano NO autostrada
Nessun commento:
Posta un commento