giovedì 1 agosto 2013

SERVIZI SOCIALI ALL’UNIONE: FINALE DICE NO MA VOTA SÍ

Il consiglio comunale di Finale Emilia all'unanimità vota no ad un progetto di accorpamento distrettuale dei servizi sociali, scolastici ed educativi che penalizza i cittadini Finalesi.
Peccato che poi gli stessi consiglieri di maggioranza (Pd e Lista civica Ferioli Sindaco) quando si trovano nel consiglio dell’Unione o non ci sono o votano a favore!



L’Unione Area Nord ha deliberato la progettazione dell’accentramento della gestione dei servizi sociali, scolastici ed educativi a livello distrettuale. Se per Comuni di piccola dimensione è sicuramente una scelta utile a valorizzare e incrementare le opportunità per i cittadini, lo stesso non lo si può dire per Finale Emilia, per la dimensione del paese e la storica autonomia con cui negli anni si è cercato di investire sulla qualità del welfare locale.
Insomma, si tratta di un’operazione da cui Finale non ha nulla da guadagnare, anzi. Proprio per questo il Consiglio comunale di Finale Emilia deliberò all’unanimità la contrarietà a partecipare a questo progetto, peccato che poi nel Consiglio dell’Unione (cioè nel luogo che conta) l’impegno assunto a Finale è stato disatteso.

Al riguardo suggeriamo la lettura di questo articolo di Francesco Dondi dalla Gazzetta di Modena del 2 agosto 2013

Lo scranno di presidente del consiglio, dopo le dimissioni del finalese Marco Poletti, resterà vacante fino a settembre. Ma questo lo si sapeva visto che il rinvio era già stato sancito anche se Michele Gulinelli resta il favorito. In compenso il consiglio dell’Unione ha offerto una situazione paradossale al momento di votare il Piano di Zona per la Salute e il Benessere. Un nome che di per sé non dice nulla, ma che di fatto delinea tutte le strategie di sostegno sociale ad una popolazione sempre più anziana, con problemi economici e alle prese con i problemi (inediti) di casa e lavoro.
Ebbene nel Piano di Zona è stata inserita una rivoluzione silenziosa legata alla progettazione per il conferimento all’Unione dei servizi sociali dei nove Comuni. In sostanza si tratta dell’anticamera - costo 45mila euro - dell’accentramento definitivo che toccherà migliaia di cittadini, ora abituati ad avere i servizi sociali, educativi e scolastici a immediata disposizione in paese.
Finale, nel consiglio del 25 luglio, aveva stralciato all’unanimità il passaggio del conferimento, ma di ciò non si è tenuto conto nella votazione in Area Nord. O meglio, la posizione finalese sarà valutata al momento della firma degli accordi operativi. «Così ci è stato detto dal sostituto del direttore generale, Primavera - spiega Gianluca Borgatti (Pdl) - Io e Biagi abbiamo chiesto lumi interpretativi perché, paradossalmente, magari anche altri paesi avrebbero potuto bocciare il conferimento se fossero stati a conoscenza di quanto avvenuto a Finale. Invece la maggioranza ha votato il Piano di Zona complessivo, compreso il passaggio su servizi sociali e scolastici senza tenere in considerazione quanto avvenuto da noi. Non so se sia possibile, vedremo come si comporteranno».
L’altra curiosità è sempre legata al voto dei delegati finalesi in Area Nord. Borgatti e Biagi hanno votato contro, confermando la posizione già espressa in consiglio, mentre a favore del Piano si sono espressi i tre consiglieri di maggioranza, Michele Gulinelli, Claudio Baldini e Giulio Maria Pollastri, che di fatto hanno dato il nullaosta alla studio sull’accorpamento, trovandosi così in contrasto con quanto definito a Finale. Si potrebbe dire che Gulinelli (assente il 25) e Baldini (rimasto fuori dall’aula durante il voto dell’emendamento formulato dal presidente del consiglio, Michele Scacchetti) avevano le mani libere. Discorso diverso vale per Pollastri, chiamato ad esprimersi su un progetto generale senza una garanzia che la posizione finalese - da lui sostenuta - venga poi rispettata.

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