Peccato che poi gli stessi consiglieri di maggioranza (Pd e Lista civica Ferioli Sindaco) quando si trovano nel consiglio dell’Unione o non ci sono o votano a favore!
L’Unione Area Nord ha deliberato
la progettazione dell’accentramento della gestione dei servizi sociali, scolastici
ed educativi a livello distrettuale. Se per Comuni di piccola dimensione è
sicuramente una scelta utile a valorizzare e incrementare le opportunità per i
cittadini, lo stesso non lo si può dire per Finale Emilia, per la dimensione
del paese e la storica autonomia con cui negli anni si è cercato di investire
sulla qualità del welfare locale.
Insomma, si tratta di un’operazione
da cui Finale non ha nulla da guadagnare, anzi. Proprio per questo il Consiglio
comunale di Finale Emilia deliberò all’unanimità la contrarietà a partecipare a
questo progetto, peccato che poi nel Consiglio dell’Unione (cioè nel luogo che
conta) l’impegno assunto a Finale è stato disatteso.
Al riguardo suggeriamo la lettura
di questo articolo di Francesco Dondi dalla Gazzetta di Modena del 2 agosto
2013
Lo scranno di presidente del
consiglio, dopo le dimissioni del finalese Marco Poletti, resterà vacante fino
a settembre. Ma questo lo si sapeva visto che il rinvio era già stato sancito
anche se Michele Gulinelli resta il favorito. In compenso il consiglio
dell’Unione ha offerto una situazione paradossale al momento di votare il Piano
di Zona per la Salute e il Benessere. Un nome che di per sé non dice nulla, ma
che di fatto delinea tutte le strategie di sostegno sociale ad una popolazione
sempre più anziana, con problemi economici e alle prese con i problemi
(inediti) di casa e lavoro.
Ebbene nel Piano di Zona è stata
inserita una rivoluzione silenziosa legata alla progettazione per il
conferimento all’Unione dei servizi sociali dei nove Comuni. In sostanza si
tratta dell’anticamera - costo 45mila euro - dell’accentramento definitivo che
toccherà migliaia di cittadini, ora abituati ad avere i servizi sociali,
educativi e scolastici a immediata disposizione in paese.
Finale, nel consiglio del 25
luglio, aveva stralciato all’unanimità il passaggio del conferimento, ma di ciò
non si è tenuto conto nella votazione in Area Nord. O meglio, la posizione
finalese sarà valutata al momento della firma degli accordi operativi. «Così ci
è stato detto dal sostituto del direttore generale, Primavera - spiega Gianluca
Borgatti (Pdl) - Io e Biagi abbiamo chiesto lumi interpretativi perché,
paradossalmente, magari anche altri paesi avrebbero potuto bocciare il
conferimento se fossero stati a conoscenza di quanto avvenuto a Finale. Invece
la maggioranza ha votato il Piano di Zona complessivo, compreso il passaggio su
servizi sociali e scolastici senza tenere in considerazione quanto avvenuto da
noi. Non so se sia possibile, vedremo come si comporteranno».
L’altra curiosità è sempre legata
al voto dei delegati finalesi in Area Nord. Borgatti e Biagi hanno votato contro, confermando la posizione già
espressa in consiglio, mentre a favore del Piano si sono espressi i tre
consiglieri di maggioranza, Michele
Gulinelli, Claudio Baldini e Giulio
Maria Pollastri, che di fatto hanno dato il nullaosta alla studio
sull’accorpamento, trovandosi così in contrasto con quanto definito a Finale. Si
potrebbe dire che Gulinelli (assente il 25) e Baldini (rimasto fuori dall’aula
durante il voto dell’emendamento formulato dal presidente del consiglio,
Michele Scacchetti) avevano le mani libere. Discorso diverso vale per
Pollastri, chiamato ad esprimersi su un progetto generale senza una garanzia
che la posizione finalese - da lui sostenuta - venga poi rispettata.
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