martedì 26 novembre 2013

CENTRO SPORTIVO: UNO SPAZIO STRATEGICO PER LA NUOVA FINALE

Il centro sportivo di Finale Emilia presenta tutte le caratteristiche per diventare un luogo strategico per il futuro del nostro paese e, proprio per questo, il progetto della sua ricostruzione deve essere partecipato e condiviso con le realtà sportive e sociali che lo vivranno. 
Ecco la nostra opinione sul futuro di questo spazio.

Il centro sportivo di Finale Emilia si trova oggi in una zona baricentrica tra il centro storico e la nuova finale che sta nascendo in periferia, quindi deve essere valorizzato al più presto sia come spazio per lo sport sia come centro aggregativo e culturale polivalente per iniziative culturali e delle associazioni e deve prevedere spazi sociali per giovani e meno giovani che qualifichino i momenti di ritrovo dei finalesi.
 
Pensiamo che sia un luogo strategico anche per iniziative extrasportive perché il centro sportivo ha caratteristiche uniche a Finale: è un luogo protetto dal traffico, collegato alle ciclabili e comodamente raggiungibile da tutti i quartieri di Finale. Proprio per questo è sbagliatissimo utilizzare parte del centro sportivo per realizzare lì un parcheggio - proposta riportata da alcuni quotidiani - perché andrebbe a snaturare tutte queste caratteristiche positive.

Per la parte sportiva la cosa più semplice, ma al tempo stesso più faticosa da realizzare, è mettere attorno ad un tavolo tutti gli sportivi finalesi per comprenderne le esigenze. È questo un passaggio indispensabile prima di ogni scelta e che l’Amministrazione comunale deve fare al più presto.
In generale noi pensiamo a strutture polivalenti e possibilmente collegate l’una all’altra, come negli edifici demoliti, perché ciò consente un utilizzo plurimo e contemporaneo riducendo i costi di gestione e custodia. 

Pensando al futuro del centro sportivo lascia più di una perplessità la scelta di realizzare un palazzetto dello sport collegato alle nuove scuole: a nostro avviso per l’educazione fisica dei ragazzi è sufficiente una palestra scolastica mentre il palazzetto polivalente si presta meglio in un contesto più ampio come il centro sportivo, capace di offrire servizi aggiuntivi che il polo scolastico non può offrire. Ma per comprendere questa scelta sarebbe utile conoscere le motivazioni che hanno guidato l’Amministrazione nel scegliere la periferie di Finale come il luogo in cui concentrare i nuovi servizi.

Con lo sguardo rivolto al futuro, inoltre, non dimentichiamo che a poche centinaia di metri dal centro sportivo si sono aperti numerosi spazi vicino alla stazione e al campo Robinson che, una volta liberati dal teatro tenda, possono essere riempiti con servizi sportivi e sociali per dare risposte a esigenze vecchie e nuove.
In questo momento molti cittadini si stanno esercitando nel percorso di ricostruzione partecipata, a cui andiamo con la scelta già assunta di collocare il nuovo tendone del tennis su una porzione della pista di pattinaggio. È questo un errore di metodo da parte dell’Amministrazione comunale che non si deve ripetere più: magari è la scelta migliore che ci possa essere, ma va discussa all’interno del percorso partecipato.

Stefano Lugli
Rifondazione Comunista Finale Emilia

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