martedì 26 novembre 2013

PRIVATIZZAZIONE DI GEOVEST: UNA SCELTA SBAGLIATA

Rifondazione Comunista di Finale Emilia giudica negativamente la decisione, presa anche dal nostro Consiglio Comunale, di procedere con la parziale privatizzazione della società pubblica “Geovest”, che da diversi anni gestisce lo smaltimento dei rifiuti su un territorio che oltre a Finale Emilia abbraccia altri 10 Comuni - anche bolognesi - con buoni risultati e alte percentuali di raccolta differenziata.

La nascita e lo sviluppo nel corso degli anni di Geovest, così come di Sorgea, due società completamente pubbliche, controllate dai Comuni soci, si sono rilevate scelte eccellenti in controtendenza al monopolio privatistico di HERA, ormai fuori dal controllo non solo dei cittadini ma anche degli stessi Comuni aderenti.

Con questa decisione voluta dalle Amministrazioni del bacino Geovest e dal Pd si introduce il concetto di profitto con la realizzazione di utili e si concedono ampi e pericolosi poteri decisionali al socio privato, che sì entra con un 20%, ma al quale spetterà l'ultima parola sulle decisioni della futura società esprimendo il ruolo di Amministratore delegato: così è fuori discussione che si snatura completamente l’attuale modello societario e il pubblico diventerà un semplice spettatore di decisioni altrui in nome del Dio Mercato.

I privati che investono risorse in queste società lo fanno solo per ottenere profitto, cercando di guadagnare il massimo investendo il minimo e questo lo si produce solo in due modi: o riducendo e peggiorando la qualità del servizio, anche tramite tagli di posti di lavoro, oppure aumentando le tariffe ai cittadini.
È una scelta grave che tradisce l’esito referendario sui beni comuni del 2011, quando 27 milioni di italiani approvarono l’opzione pubblica e senza scopo di lucro nella gestione dei servizi pubblici essenziali, come appunto il ciclo dei rifiuti. Il mancato coinvolgimento dei vari Comitati Beni Comuni e dei cittadini su questa decisione così impegnativa, rafforza il nostro parere negativo, ritenendo che un altro percorso fosse possibile.

Noi, a differenza del PD e del centro destra, i quali hanno sposato in toto le privatizzazioni come unica ancora di salvezza per il Paese, riteniamo invece che occorra rafforzare il ruolo del pubblico, la responsabilità dei Consigli Comunali, attraverso la trasformazione societaria in Ente di Diritto Pubblico, nel quale far vivere nuove forme di partecipazione attiva dei cittadini e un modello gestionale con valutazioni dei risultati e bilanci pubblici e trasparenti, in cui le comunità possano decidere la modalità di gestione dei beni comuni fuori dalle logiche di mercato.

Vogliamo rilanciare il ruolo del PUBBLICO nell’economia, non SVENDERE il nostro patrimonio, proprio e soprattutto in un momento storico come questo, in cui la crisi sociale ed economica attanaglia la vita di milioni di persone.

Inoltre siamo fortemente preoccupati per il futuro dei dipendenti della società Geovest, una risorsa, un patrimonio di esperienze e professionalità, che sono la parte più debole nel processo di privatizzazione.

Riteniamo perciò che Geovest debba continuare ad operare come società pubblica e chiediamo ai Sindaci, promotori di questa scelta privatistica, di recedere dalla decisione presa trasformando Geovest in un Ente di Diritto Pubblico fuori da logiche di mercato.

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