Proponiamo ai lettori una breve
cronistoria degli eventi più significativi del 2013, ma questo è anche il
momento degli auguri, e allora auguriamo buone feste e un anno migliore a tutti
i finalesi!
Gennaio: a 8 mesi dal sisma, il Governo Monti afferma il principio
del diritto del terremotato al risarcimento
integrale dei danni anziché ad un rimborso dell’80%. Purtroppo il tempo
perso è stato tanto, e questo provvedimento non è stato sufficiente a far
partire la ricostruzione privata.
Febbraio: le elezioni politiche portano in parlamento un finalese 68
anni dopo Gregorio Agnini. È Vittorio
Ferraresi del Movimento 5 Stelle.
Marzo: approvazione piano
cave per realizzare a Finale Emilia attorno all’oasi “Le Meleghine” e a
Massa Finalese a ridosso di via Albero due maxi cave per l’estrazione
complessiva di 2milioni200mila metri cubi di argilla (necessari per realizzare
l’autostrada cispadana) su una superficie totale di 227 ettari di terreno, pari
a circa 300 campi da calcio scavati per 6 metri.
Aprile: presentazione del progetto per il maxi ampliamento della discarica comunale di 1,3milioni di
tonnellate di rifiuti di cui 536mila ton di rifiuti speciali da ciclo
produttivo.
Maggio: l’amministrazione dà il suo benestare alla conclusione
dell’iter per la riconversione dell’ex zuccherificio
in inceneritore da 12,5 mw alimentato con 100mila ton. di sorgo e scarti
della lavorazione agricola.
Giugno: il Ministero dell’Ambiente boccia il progetto di Autostrada Cispadana perché mancano le
analisi sismiche, è carente sotto il profilo della valutazione di impatto
ambientale e delle ricadute sulla viabilità locale. Un risultato importante per
chi da anni si batte per un’altra viabilità, un fallimento per chi vuole
l’autostrada e non è nemmeno capace di realizzarne il progetto.
Luglio: ripresa dei lavori per realizzare l’Ecobloks, l’ecomostro che sulla Panaria Bassa nasconde al suo
interno un inceneritore che brucerà 248.000ton all’anno di rifiuti legnosi.
Eredità della giunta Soragni è il primo tassello del polo pattumiera.
Agosto: devastazione oasi
“Le Meleghine” con moria di pesci a causa del blocco delle pompe idrovore e
dello stato di totale abbandono e incuria di tutta l’area della
fitodepurazione.
Settembre: approvazione del bilancio con la decisione di destinare 2,1milioni di € del rimborso delle assicurazioni degli immobili pubblici danneggiati dal sisma non alla ricostruzione degli stessi ma all’abbattimento del debito comunale (facile ridurlo così…). Una decisione scandalosa che non ha preso nessun altro Comune del cratere.
Ottobre: privatizzazione di Geovest (la società che gestisce il ciclo dei rifiuti) con la cessione del 20% del capitale sociale a favore di un socio privato. È stato tradito il referendum sui beni comuni del 2011 e si introduce nella gestione di Geovest il concetto di profitto con la realizzazione di utili, che saranno pagati dai cittadini.
Novembre: approvazione del progetto di un nuovo capannone per l’impianto di compostaggio di Massa Finalese per contenere gli odori e contemporaneo aumento della capacità ricettiva da 30 a 40mila ton di rifiuti all'anno. Ogni occasione è buona per portare rifiuti a Finale Emilia.
Dicembre: non passa l’emendamento alla legge di stabilità voluto dal Pd per unire diverse concessioni autostradali alla scadenza più lontana nel tempo ed evitare così la messa a gara europea nel 2014 del rinnovo della concessione ad Autobrennero. Sfuma il tentativo, palesemente illegittimo, di garantire “l’affare cispadana” ai soliti noti. Oggi l’autostrada cispadana, per nostra fortuna, è un pò più lontana.
Stefano Lugli - Rifondazione Comunista Finale Emilia
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