domenica 10 maggio 2015

NUOVA SCUOLA MEDIA: UN APPALTO A RISCHIO

Finale Emilia si appresta all’avvio del cantiere della nuova scuola media. È una buona notizia (anche se avremmo preferito una collocazione più centrale) perché, quando si investe sulla scuola, si investe sul futuro; ma noi siamo ugualmente molto preoccupati di come prenderà forma il cantiere e della conduzione dei lavori.
Siamo molto preoccupati per la mancata volontà della Giunta di far controllare la regolarità dell’appalto assegnato da una commissione di gara presieduta dal responsabile dell’ufficio tecnico, agli arresti domiciliari a seguito dell’inchiesta Aemilia. Non vogliamo creare nessun allarmismo, ma dopo i gravi fatti criminali denunciati dalla Magistratura ci saremmo aspettati, da parte della Giunta una puntuale verifica delle opere al centro dell’inchiesta e un’attenta indagine delle gare assegnate. A maggior ragione dopo che altre forze politiche hanno presentato esposti all’autorità giudiziaria in merito alla verifica della sussistenza di elementi di illegittimità e irregolarità degli atti e dei procedimenti riguardanti la gara.
Nel caso della nuova scuola media parliamo di un cantiere di 4 milioni di €, assegnato dopo un surplus di indagine per verificare la correttezza di un’offerta ritenuta dalla stessa commissione di gara molto bassa. 4 milioni di € sono soldi che in piena crisi economica fanno gola, e proprio per questo era ed è necessaria una maggiore attenzione per un edificio che deve ospitare i nostri ragazzi e che, proprio per questo, deve essere costruito a regola d’arte e con le tecnologie più avanzate.
Sappiamo bene che quando si verificano incongruità fra le prestazioni richieste e la corrispondente offerta economica il presunto risparmio di spesa si trasferisce sulla qualità dei materiali impiegati, sui rischi ambientali, sul mancato rispetto delle norme contrattuali, sul ricorso al lavoro irregolare e sulle condizioni di igiene e sicurezza del lavoro. Tutte conseguenze note che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, anche qui a Finale Emilia quando, lavori assegnati con notevoli ribassi d’asta, hanno poi allungato notevolmente i tempi per la realizzazione o prodotto opere non conformi alle aspettative.
Inoltre, andiamo incontro al rischio di aprire il cantiere e magari un domani doverlo fermare per le irregolarità che nel frattempo le indagini dovessero far emergere; andremmo incontro a ritardi nella consegna dei lavori dalle conseguenze gravi e spiacevoli.
Vorremmo credere che la sicurezza con cui la Giunta ha deciso di non procedere ad alcuna verifica della gara sia l’atteggiamento di un’Amministrazione sicura di quello che fa, peccato che la recente inchiesta Aemilia ne ha invece certificato le gravi responsabilità politiche e la superficialità con cui si è mossa.
Speriamo davvero di sbagliarci.

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