giovedì 25 giugno 2015

IL SINDACO CONFERMA CHE L'ATTIVITA' DEL COMUNE E' BLOCCATA. ALLORA DIMETTETEVI

All’indomani dell’operazione Aemilia e dell’arresto del responsabile dei lavori pubblici del Comune di Finale Emilia ritenevamo necessarie le dimissioni della giunta perché non c’erano più le condizioni perché l’attività amministrativa del Comune potesse svolgersi regolarmente e serenamente. Oggi scopriamo, dalle parole dello stesso sindaco, che l’attività del Comune è bloccata. Fummo facili profeti, purtroppo. E le dimissioni erano e sono necessarie.

DOPO LA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO FERIOLI SUI COMMISSARI ANTIMAFIA IN COMUNE A FINALE EMILIA
Riflettendo sui primi articoli apparsi sui giornali locali dopo la conferenza stampa indetta ieri dal Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, viene da chiedersi se il tempo trascorso dai clamorosi arresti legati all’operazione Aemilia del gennaio 2015 sia passato invano, se tutto quanto detto e scritto da più parti sia caduto lettera morta e se il Sindaco sia veramente così ingenuo.

Sì, perchè dopo l'esaltazione di giunta e Pd finalese seguita alla anticipazione che la chiusura della indagini non avrebbe aggiunto ulteriori nomi all'elenco degli indagati, quando già la commissione prefettizia si era insediata in Comune, ecco che il Sindaco scopre il vero compito della commissione.
Davvero riteneva che l'inchiesta si esaurisse con gli aspetti penali? Davvero non si rendeva conto che il Comune sarebbe stato travolto dalle conseguenze amministrative e politiche di quanto successo? Davvero non si è reso conto che la commissione, per stabilire se nel Comune di Finale Emilia ci siano state infiltrazioni o condizionamenti di tipo malavitoso, avrebbe dovuto spulciare le carte andando indietro di anni? E che tutto ciò avrebbe di fatto bloccato l'attività del Comune?

Quante volte gli era stato detto che non sarebbe bastato sacrificare il Responsabile dei Lavori Pubblici additandolo quale unico colpevole di reato penale! Che esisteva anche la responsabilità politica!

Qualche errore, però, comincia ad ammetterlo.
Fu un errore rinunciare alla figura del Segretario Comunale. Fu un errore concentrare nelle mani di un unico funzionario tutte le pratiche sulla ricostruzione. Oltretutto imponendogli di fare l’impossibile per velocizzare ogni pratica.

Fu un errore, noi aggiungiamo, non sorvegliare il suo operato, non sugli aspetti tecnici, che il Sindaco non può e non deve conoscere, ma sul piano della legalità. Come più volte, e da più parti, gli era stato chiesto di fare.

La legalità, appunto! Tanto invocata fin dalle prime ordinanze della struttura commissariale, perchè, si era detto, qui da noi la mafia non metterà le mani sulla ricostruzione! La legalità sarà il valore aggiunto delle opere, garanzia per tutti di imparzialità nell'affidare i lavori, qualità e sicurezza.

Invece a Finale Emilia si barattava la legalità (un pezzettino eh, solo qualche irregolarità, dissero in consiglio comunale) con la velocità, quasi a farne un elemento di vanto, nella gara con gli altri Comuni del cratere.

Quella velocità ci ha portato a sbattere, e la botta è stata fortissima.

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