martedì 25 agosto 2015

BILANCIO 2015: PARTITA A SCACCHI NEL TEATRO DEI BURATTINI

Il 17 agosto è stato approvato il bilanciodi previsione del Comune di Finale Emilia per l’anno 2015. L’approvazione del documento più importante di un Comune avviene in ritardo rispetto ai limiti previsti dalla legge e quando l’anno è già trascorso per due terzi. Un segnale inequivocabile delle difficoltà economiche e della totale confusione in cui versa il nostro Comune.
Di seguito la cronaca del consiglio comunale a cura di Elena Govoni, portavoce L’Altra Finale Emilia.


Il bilancio di previsione è il documento che stabilisce preventivamente l’entità, la natura e la destinazione della spesa che il Comune potrà sostenere nel corso dell’anno e le relative modalità di finanziamento, attraverso le entrate attese. Costituisce l’impianto indispensabile per la programmazione della attività del Comune, ed è per questo molto importante dal punto di vista politico e amministrativo.
Come certamente saprete il 17 Agosto si è riunito il Consiglio Comunale per la discussione del bilancio preventivo 2015, ben oltre il termine stabilito dalla legge al 31 luglio 2015, tanto che il Prefetto ha dovuto sollecitarne l'approvazione e concedere ulteriori 20 giorni. Siamo arrivati molto lunghi.
I 175 emendamenti presentati dai gruppi di minoranza sono stati giudicati dagli organi revisori tecnicamente e/o contabilmente inammissibili. Questione prettamente tecnica, ma tant'è. Nonostante ciò il Sindaco, smentendo l’accusa di non voler tenere conto degli emendamenti, si è dichiarato disponibile a discuterli, tutti e 175.
A questo punto si sono messe in campo, da ambo le parti, le migliori capacità di strategia tecnico/tattica: mosse degne dei più esperti giocatori di scacchi, ma ci sta, fa parte della politica e va compreso e accettato. Sensata la proposta avanzata dalle opposizioni di discutere e votare solo gli emendamenti che la maggioranza poteva ritenere condivisibili, senza stare a perdere tempo sugli altri. In fondo, quel che conta, dovrebbe essere il bene della città. Ma la maggioranza non desiste: l'impianto complessivo del bilancio va mantenuto, perché l'abbattimento del debito è irrinunciabile. Poco importa se a scapito degli investimenti e delle manutenzioni. E dei cittadini che si vedranno applicare le aliquote più alte possibili in ogni tributo. Come del resto in quasi tutti i Comuni limitrofi. Mal comune, mezzo gaudio. Non pensate di trasferirvi di qualche chilometro, perché non servirà a farvi pagare meno tasse. Però la maggioranza una concessione la fa: in cambio del ritiro di tutti gli emendamenti e della approvazione del bilancio, si dichiara disponibile a portare in successive variazione di bilancio gli eventuali emendamenti condivisibili. Un uovo oggi per una gallina domani.
Qualcuno giustamente fa notare che non ha senso ritirare emendamenti ritenuti inammissibili, così come non ha senso discuterli e votarli, a meno che… A meno che la inammissibilità non sia poi così certa, che i pareri tecnici non siano poi così limpidi, che il regolamento comunale sia un pò fumoso al riguardo, e che si vogliano di fatto evitare ricorsi agli organi competenti, nello specifico al TAR.
Finalmente, dopo questa partita a scacchi, si passa alla discussione del bilancio. O meglio, i gruppi di minoranza espongono le loro proposte di modifica, dimostrando di averlo letto quel bilancio, di aver provato a modificarlo inserendo variazioni che consentano qualche investimento in più per le manutenzioni di strade e verde pubblico, per il recupero dei centri storici e delle frazioni. Modifiche tecnicamente e contabilmente inammissibili, ricordiamolo.
I Consiglieri di maggioranza, presenti e silenti, preferiscono affidarsi alla voce del capogruppo, che ricorda come questo sia un bilancio spartiacque importantissimo che, in tempi di forte diminuzione delle entrate a causa dei mancati trasferimenti dallo Stato, vede nel complesso i tributi diminuire, ci qualifica come Comune virtuoso per la bassa spesa di personale in rapporto alla efficienza dei servizi, consente una riduzione del debito pari a 11 milioni di Euro e ci mette al riparo da sorprese per gli anni futuri. Qualcuno però sostiene che tutto ciò sia una mera operazione di immagine a danno dei cittadini che pagheranno tributi più alti e in cambio avranno le buche nelle strade e le erbacce nei parchi. 

Ma non c'è più tempo per discutere, si passa alla votazione degli emendamenti, tutti 175, uno per uno. E si assiste alla penosa farsa dei Consiglieri di minoranza che lasciano l'aula, mentre i consiglieri di maggioranza, come tante marionette filoguidate, alzano la mano a comando per bocciare gli stessi, fra risatine, sbadigli e tocchi di dita sugli smartphone. CHE PENA!


Elena Govoni
Portavoce L’Altra Finale Emilia
elenagovoni@tiscali.it
 

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