lunedì 21 settembre 2015

COME SI FORMANO GLI ANTICORPI

Dopo le ripercussioni che ha avuto l'articolo apparso sulla Gazzetta di Modena, dal quale sono emerse alcune indiscrezioni  circa la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Finale Emilia che i Commissari Prefettizi avrebbero richiesto a conclusione del loro lavoro, riteniamo utile riportare alla memoria i fatti recenti.

L'inchiesta denominata Aemilia ha accertato che il Responsabile dei Lavori Pubblici, Geom. Giulio Gerrini, ricorreva abitualmente alla attribuzione di lavori mediante una procedura di affidamento diretto. Ciò significa che lavori pagati con denaro pubblico venivano assegnati con un metodo che di fatto eludeva la legge che, a garanzia di trasparenza, prevede una gara pubblica. Tale prassi espone l'Amministrazione appaltante al rischio di corruzione, soprattutto in situazioni di emergenza e straordinarietà. Condizione queste che non giustificano affatto il ricorso alla trattativa privata. Anzi: dovrebbero indurre ad alzare la guardia, essendo nota la propensione della criminalità organizzata ad infiltrarsi laddove le norme vengono accantonate in nome dell'urgenza. Se aggiungiamo i mancati controlli sulle prestazioni, anche questi accertati dall'inchiesta, è chiara la volontà di Gerrini di raggiungere obbiettivi che nulla hanno a che vedere con l'interesse della collettività. Oltre alle situazioni di emergenza, anche la riduzione degli importi stanziati per ogni singolo intervento, sia esso di manutenzione o di fornitura di servizi, riduzione dovuta alla ristrettezza di bilancio, è una situazione a rischio di infiltrazioni. Così come lo è la mancata approvazione del bilancio nei tempi di legge. In tale sistema burocratico viene di fatto a mancare il rispetto del principio di trasparenza, parità e proporzionalità di trattamento che deve caratterizzare la gestione della cosa pubblica. Diventa quindi evidente come il sistematico ricorso ad affidamenti diretti praticato da un funzionario del Comune che risponde direttamente al politico di riferimento, in questo caso il sindaco Ferioli in quanto è anche assessore ai Lavori Pubblici, non deve passare inosservato a chi detiene la RESPONSABILITÀ POLITICA degli atti.
Gli anticorpi si possono formare sia per contatto con i virus e i batteri e conseguente sviluppo della malattia, sia per somministrazione del vaccino specifico. Il rispetto delle regole è il vaccino che permette di sviluppare gli anticorpi contro la malattia della corruzione. Contrarre la malattia permette sì di sviluppare gli anticorpi, ma a volte può rivelarsi fatale.
Noi non avanziamo ipotesi e congetture sull'esito di questa vicenda, perché li riteniamo tanto rumorosi quanto inutili. Ci limitiamo a ribadire quando già affermato in precedenza: Ferioli è politicamente responsabile di quanto è accaduto e sta accadendo al Comune di Finale Emilia.

Elena Govoni
Portavoce L’Altra Finale Emilia

elenagovoni@tiscali.it

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