Pubblichiamo con piacere la lettera con cui Stefano Lugli si candida a sindaco di Finale Emilia.
Siamo certi che sia la persona giusta per dare nuovo impulso alla rinascita di questa città.
Invitiamo tutte e tutti a sostenere la sua lista alle prossime elezioni amministrative
STEFANO LUGLI: MI CANDIDO SINDACO PER CAMBIARE VOLTO A FINALE EMILIA
Mi candido Sindaco di Finale Emilia perché questa città ha bisogno di cambiamento
Mi candido Sindaco per una lista civica di sinistra che
riunisce tutti coloro che hanno subito le scelte di questa giunta di
centro sinistra, e i tanti che oggi si sentono delusi dalle politiche
Pd. La mia candidatura è l'epilogo di un percorso partito da diverso
tempo, che ha coinvolto persone della sinistra politica e civica di
Finale Emilia, di Massa Finalese e di tutte le frazioni del nostro
Comune, ed è tutt'ora aperto a chiunque voglia partecipare a questa
sfida.
Mi candido Sindaco perché voglio che Finale Emilia cambi volto,
e diventi una città capace di coniugare tutela dell’ambiente,
promozione dei diritti dei cittadini e crescita economica, puntando a
diventare un polo attrattivo per produzioni e lavoro di qualità per le
nuove generazioni.
Voglio che Finale Emilia cambi volto attraverso la partecipazione,
quella vera che porta alla costruzione di idee condivise. Perché in un
territorio devastato dal terremoto, dalla disoccupazione e
dall'inquinamento, ritengo che la prima regola da darsi sia ascoltare i
bisogni delle persone, perché è da qui che comincerà la ricostruzione.
Voglio che Finale Emilia cambi volto perché il Comune torni protagonista delle proprie scelte urbanistiche e la smetta di piegare lo sviluppo del territorio alla speculazione.
Cambiare volto significa favorire la ricostruzione degli edifici pubblici e privati prima
che la desertificazione dei centri di Finale Emilia e Massa Finalese
diventi irreversibile, a causa della crisi, ma anche in seguito alla
delocalizzazione delle attività economiche avvenuta dopo il sisma.
Cambiare volto significa non restare più in silenzio di fronte ai ritardi dell’Ausl nella realizzazione della casa della salute e all’impoverimento dei servizi sanitari nelle frazioni.
Cambiare volto significa dare respiro alle frazioni,
valorizzandole e coinvolgendole nel processo di rinascita urbanistica e
produttiva, evitando di relegarle ad un ruolo periferico importante
solo per i voti della campagna elettorale.
Occorre cambiare volto perché gli amministratori uscenti si sono dimostrati del tutto inadeguati,
al tal punto che il mancato scioglimento del Comune si è trasformato in
un commissariamento di fatto dell’Ente, con gli uffici che devono
rendere conto al Prefetto di ciò che fanno: unico caso in Regione. Una
condizione che crea disservizi gravissimi per cittadini e imprese.
Cinque
anni fa il Sindaco si è presentato con una forte carica innovativa, ma
alla prova dei fatti le scelte assunte sono risultate in perfetta
continuità con le politiche sbagliate degli anni precedenti. L’inceneritore all’ex zuccherificio è solo l’ultimo esempio delle tante promesse tradite da questa giunta,
e se un’Amministrazione non è capace di tutelare i cittadini su salute,
lavoro, economia, ambiente e legalità, vuol dire che ha fallito ed è
necessario cambiarla.
Si può cambiare in diversi modi: io propongo di farlo da sinistra,
con i valori che contraddistinguono la sinistra, la mia persona, le
persone che fanno parte della lista. Non prometto miracoli, non ne sono
capace, e non nego le difficoltà di una ricostruzione nel pieno della
crisi economica. Posso però garantire il mio impegno per una gestione
della cosa pubblica con rigore, precisione e il contributo di
professionalità competenti per offrire ai cittadini un’Amministrazione
buona e trasparente. Questa è l’unica possibilità per dare a Finale
Emilia la speranza di un nuovo futuro.
Gli altri candidati sindaco diranno che ci mettono la faccia, io ci metto l’anima.
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