OPPOSIZIONI UNITE CONTRO L'INCENERITORE DI SORGO ALL'EX ZUCCHERIFICIO
Tutte le
opposizioni politiche di Finale Emilia hanno dichiarato pubblicamente con una
conferenza stampa la loro contrarietà alla trasformazione in
inceneritore di sorgo dell'ex zuccherificio, progetto condiviso e sostenuto dal Comune. Abbiamo messo da parte le tante cose che ci
dividono e ci siamo uniti per informare i cittadini delle gravi decisioni che
l'Amministrazione sta assumendo perché condividiamo la ferma volontà di fermare
l'ennesimo progetto impattante e pericoloso per la salute dei cittadini e
l'ambiente.
Dopo i tanti dubbi sull'ampliamento della discarica e tanti altri
progetti pieni di falle e di punti oscuri, questa volta tocca al
mega-bruciatore di sorgo che nascerà dalla riconversione dell'ex zuccherificio;
e proprio come per la discarica il sindaco anche questa volta ha dichiarato di
"non saperne nulla".
Per chi ancora non lo sapesse, l'impianto in via di costruzione avrà caratteristiche
e numeri tanto grandi quanto preoccupanti: centrale da 12.5 Mw, alimentata
teoricamente con circa 100.000 tonnellate di sorgo da coltivare nella
cosiddetta "filiera corta" (50 km di raggio). Le conseguenze sono
certe: ulteriore inquinamento atmosferico per un territorio già martoriato
dalle scellerate decisioni di un'amministrazione comunale (la naturale
continuazione di quella precedente) tanto inadeguata quanto irresponsabile.
Ulteriore problema non di poco conto è l'insostenibilità oggettiva della
filiera agricola nel lungo periodo: il sorgo da fibra ha dimostrato ampiamente
di essere un prodotto totalmente inadeguato alla coltivazione nel nostro
territorio.
Ricordiamo che il progetto di riconversione in centrale elettrica si basa
su un immenso fiume di denaro pubblico, circa 50milioni di €, che producono
risultati risibili in termini occupazionali e addirittura arreca un danno
all’agricoltura di qualità che si fa sul territorio. Provate a immaginare
quanti progetti più virtuosi dal punto di vista occupazionale, agricolo e
ambientale si sarebbero potuti fare con questa mole di risorse pubbliche se
solo l’Amministrazione comunale avesse seguito una strada diversa.
A questo punto ci chiediamo: quanti agricoltori hanno sottoscritto gli
accordi di filiera e per quanti anni? Per quante tonnellate di prodotto
agricolo è garantito il conferimento? E soprattutto, con cosa si alimenta la
centrale in caso di biomassa insufficiente?
Vogliamo qui ricordare al sig. Ferioli che di tale riconversione si parla
dal 2008 e da allora si sono succeduti comunicati stampa, incontri specifici,
campagne elettorali, interrogazioni e odg sia comunali che provinciali; il
"non saperne nulla", a questo punto, è una sorta di auto-confessione
di irresponsabilità.
A questo punto non si può non ricordare la vicenda della discarica, che
mai avrebbe dovuto subire un ampliamento come quello che si paventa oggi; il
sindaco, per nascondere le sue responsabilità, ha nuovamente scaricato le colpe
sui tecnici a suo dire "omertosi". Il sindaco è il PRIMO responsabile
della salute dei cittadini!!É inaccettabile che dica di non saperne nulla!
Finale Emilia è a rischio ambientale. E noi non ci stiamo.
Abbiamo deciso, come gruppi di
opposizione (consiliari ed extraconsiliari) di mettere in piedi congiuntamente
iniziative e manifestazioni per sensibilizzare, informare e finalmente bloccare
famigerati progetti devastanti per il nostro territorio. Finale non si merita
questo e ci auguriamo che la nostra assunzione di responsabilità, accantonando
dissapori e idee diverse per unirci nella difesa del nostro territorio, possa
essere di esempio per tutti coloro che non vogliono riconoscere Finale come
pattumiera della Bassa.
Lo scariolante
Lega Nord
Movimento 5 stelle
Rifondazione comunista
Popolo delle libertà
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