venerdì 6 settembre 2013

698.250 €, ECCO QUANTO VALE LA RICONVERSIONE DELL’EX ZUCCHERIFICIO

Quanto vale la nostra salute, la nostra agricoltura e l'aria che respiriamo in cambio di un inceneritore di sorgo? 698.250 €. E' la cifra che il Comune di Finale Emilia ha già incassato da Italia Zuccheri per l'ok alla riconversione dell'ex zuccherificio in inceneritore di sorgo. Soldi incassati fino al 31 dicembre 2011, con  la giunta Ferioli già operativa. Ve lo dimostriamo dati alla mano. E ribadiamo un concetto: la nostra salute non è in vendita!
Il 10 agosto 2013 il vicesindaco e assessore al bilancio del Comune di Finale Emilia, Daniele Monari, affermava sul Carlino di Modena che «l’iter per la riconversione dell’ex zuccherificio è finito nel 2009 quando c’era la precedente giunta e che gli oneri compensativi per la centrale a biomasse sono stati dati alla precedente amministrazione, non alla nostra».
Bene, premesso che non ci può essere interruzione amministrativa tra una legislatura e quella successiva e che se c’è la volontà politica tutto può essere messo in discussione, su quali elementi si fonda l’affermazione del vicesindaco?
Perché le carte dicono altro, e raccontano che il flusso di denaro da Italia Zuccheri al Comune di Finale è andato ben oltre il 2009, fino a toccare i primi mesi della giunta Ferioli, di cui Monari è assessore al bilancio.
Che le cose stanno così ce lo racconta la delibera di Giunta comunale n. 42 del 9 marzo 2009 ad oggetto “Approvazione protocollo d’intesa fra Comune di Finale Emilia e Italia Zuccheri s.p.a.” in cui il Comune si impegna ad adottare una variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso dei terreni dell’ex zuccherificio in “zona D5bis - industriale speciale destinata a impianto alimentato a biomasse vegetali” per 320mila mq. Con la stessa delibera il Comune si impegnava ad avviare le procedure urbanistiche per modificare la destinazioni d’uso di terreni irrecuperabili all’uso agricolo in “zona D5 ter artigianale industriale” per complessivi mq. 332.900.
A fronte di queste varianti Italia Zuccheri si impegna a versare al Comune di Finale Emilia il cosiddetto onere “S” dovuto per “l’alterazione delle caratteristiche dei luoghi” e quantificato in € 698.250, da versare con le seguenti tempistiche:
€ 50.000 dopo la delibera del Consiglio comunale che approva la riconversione in centrale elettrica – anno 2009

€ 150.000 dopo che il Comune ha adotto le varianti – anno 2009

€ 150.000 entro il 30 giugno 2010

€ 150.000 entro il 30 giugno 2011

€ 198.250 entro il 31 dicembre 2011, con la possibilità di permutare tale importo con la realizzazione di opere di mitigazione ambientale quali ad esempio una cortina “verde” con alberature a triplo filare da concordare con il Servizio Ambiente del Comune con funzioni di filtro tra l’area agricola e l’area produttiva, nonché la cessione gratuita di aree boscate, per almeno mq. 50.000 da localizzarsi in aree da definire”. Dell’eventuale destinazione di queste risorse non esiste alcuna notizia di dominio pubblico.
 
Queste informazioni, che dovrebbero accompagnare le rare comunicazioni pubbliche dell’Amministrazione comunale, le divulghiamo per la necessaria trasparenza e per dimostrare la totale continuità politica e amministrativa tra la giunta Soragni e la giunta Ferioli nella riconversione dell’ex zuccherificio e nell’uso del territorio come merce di scambio per fare cassa.

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